Corriere di Ragusa Sicilia

La temibile ed invasiva formica di fuoco è arrivata anche in Sicilia. Ben 88 nidi individuati vicino Siracusa: i primi in Europa

SIRACUSA – Individuati in Sicilia, in un porticciolo in provincia di Siracusa, 88 nidi di Solenopsis invicta, dette “formiche di fuoco”, un predatore che nei luoghi in cui si insedia causa la diminuzione della diversità di invertebrati e piccoli vertebrati e che causa punture molto dolorose ed in alcuni casi anche choc anafilattico, a causa del veleno contenuto nel loro aculeo.

Si tratta del primo avvistamento ufficiale in Europa e, come il granchio blu di cui questa estate si è sentito molto parlare, è una specie non autoctona ma che si diffonde in maniera rapida con notevoli impatti sugli ecosistemi ed in questo caso sull’agricoltura, la salute umana ed anche le apparecchiature elettriche e di comunicazione.

Sono originarie del Sud America e già nel 2017 il governo australiano ne denunciò i danni dati da una proliferazione incontrollata soprattutto nelle grandi città costiere grazie anche agli interscambi commerciali. Ci si aspettava quindi l’arrivo prima o poi di questa specie anche in Italia ma lo stupore e la conferma del suo arrivo è avvenuta grazie alle foto di una persona che, in provincia di Siracusa, era stata punta varie volte e che aveva inviato le fotografie ai ricercatori, che dopo il primo sopralluogo nella zona, hanno confermato l’identità delle formiche, trovando 88 nidi in un’aerea di 4,7 ettari.

Intervistando chi vive nella zona però, si è scoperto che le prime punture risalgono probabilmente al 2019. La formica è riuscita a colonizzare Australia, Cina, Caraibi, Messico e Usa in meno di un secolo, mentre l’Europa è riuscita a evitarla più a lungo. Importante dunque la segnalazione da parte dei cittadini della presenza delle formiche per aiutare il piano di eradicazione ed il monitoraggio della specie da parte della Regione Sicilia.

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