Disabile affetto da poliomielite parcheggia l’auto a Ragusa Ibla vicino al Giardino Ibleo e trova la multa: “Per me un’ingiustizia”

Corriere di Ragusa Attualità

Disabile affetto da poliomielite parcheggia l’auto a Ragusa Ibla vicino al Giardino Ibleo e trova la multa: “Per me un’ingiustizia”

RAGUSA – Disavventura a Ibla per un diversamente abile di Comiso, che si è beccato una multa nonostante tutti gli accorgimenti presi nel parcheggiare la propria auto. “Dopo aver comunicato per via telematica l’accesso alla zona a traffico limitato (Ztl) e aver trovato occupati tutti gli spazi riservati ai portatori di handicap – scrive l’interessato – avevo parcheggiato la mia auto in un’area antistante l’ingresso del Giardino Ibleo, avendo ovviamente cura di non ostruire il passaggio ai pedoni e di non invadere la zona riservata alle macchine del servizio taxi. Tutto ciò – prosegue – consapevole di quanto detta la norma in materia di parcheggio riservati ai portatori di handicap, che consente la sosta anche al di fuori dagli spazi assegnati, purché si tutelino quegli spazi già riservati a persone o servizi pubblici aventi diritto e comunque non si arrechi intralcio alla circolazione stradale. Con mio grande stupore e incredulità, però, quando ritornai a riprendere la macchina, trovai nel parabrezza un preavviso di contravvenzione per sosta in zona rimozione”.

A questo punto il diversamente abile, amareggiato per l’accaduto, si rivolge direttamente al primo cittadino di Ragusa Peppe Cassì: “Gentilissimo signor Sindaco – si legge testualmente – proprio in quello spazio dove ho sostato (e la foto in alto scattata la sera stessa, ne indica l’esatta posizione, n.d.r.) , non c’era e ritengo ancora non ci sia, nessuna segnaletica né orizzontale, né verticale che indica né zona rimozione, né spazio riservati a taxi o ad altri servizi autorizzati. Peraltro, non credo portasse alcun intralcio né alla circolazione stradale, né ai pedoni per l’accesso ai giardini.

Naturalmente, avverso detto preavviso, presentai l’indomani stesso istanza di annullamento in autotutela al comando di polizia locale di Ragusa, pensando ad una svista da parte degli agenti contravventori. La risposta via mail è stata perentoria e intransigente: non potevano annullarla in autotutela perché mancavano i presupposti e quindi si reitera il termine dell’infrazione. Mi si invitava, in ogni caso, se avessi voluto, a fare ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace.

Signor Sindaco, non ho alcuna intenzione di fare ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace e questo, non tanto per avere riconosciuto la mia infrazione, quanto per l’avvilimento psicologico e morale che il fatto in se mi ha arrecato. Le confesso la mia amarezza e la mia delusione, sia come cittadino che come portatore di handicap. Ritengo dunque – conclude la lettera – di avere subito una grave ingiustizia”.

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