Sit-in di protesta mercoledì prossimo all’aeroporto di Comiso per chiedere una gestione diversa della struttura, troppo penalizzata

Corriere di Ragusa Attualità

Sit-in di protesta mercoledì prossimo all’aeroporto di Comiso per chiedere una gestione diversa della struttura, troppo penalizzata

COMISO – Anche il gruppo “Vittoria e Scoglitti Punto a Capo” sarà presente mercoledì prossimo al sit-in di protesta all’aeroporto di Comiso per chiedere una gestione diversa della struttura, mortificata nelle sue potenzialità. Il direttivo del movimento, composto da Antonio Prelati, Biagio Cirica e Toti Miccoli, con i consiglieri comunali Marco Greco e Agata Iaquez e l’ex consigliere di Scoglitti Anthony Incorvaia, illustra le motivazioni che porteranno a sostenere la protesta. “L’emergenza estiva dovuta all’incendio nell’aeroporto di Catania – spiega il movimento – ha dimostrato 2 fatti. Il primo: l’inadeguatezza della società di gestione nell’affrontare l’emergenza, con danni milionari per il turismo siciliano, danni di immagine e disagi indicibili per i passeggeri. Il secondo: la capacità dell’aeroporto di Comiso di reggere importanti flussi di voli con una capacità organizzativa importante e con migliaia di passeggeri in transito”.

“Dopo l’emergenza Comiso è tornato ad essere semplice ruota di scorta e mortificato nelle sue potenzialità e aspettative. Pochissimi voli al giorno, soltanto una compagnia come Aeroitalia inadeguata per lo sviluppo economico e turistico dell’area iblea, nessuna prospettiva di sviluppo. Nel frattempo l’infrastruttura più importante della provincia di Ragusa langue nel silenzio della politica. Bene ha fatto il sindaco di Acate, Gianfranco Fidone, ad intervenire con delle riflessioni a voce alta sull’aeroporto casmeneo che è bene comune e strumento fondamentale per il territorio”. “Questa protesta che parte dal basso si sta sostituendo alla politica che risulta assente e incapace di prendere una posizione forte e chiara per quanto riguarda l’aeroporto e lo sviluppo della provincia”, conclude il direttivo.

Per il senatore Salvo Sallemi di Fratelli d’Italia “Non sembrano esserci prospettive di sviluppo. Eppure nell’emergenza Comiso ha dimostrato il suo valore dando fiato e respiro a Catania. Invece di andare in tandem Catania e Comiso, quindi facendo sistema integrato, abbiamo visto 2 velocità: una spinta ai massimi per Catania e l’altra a fari spenti per Comiso. Non possiamo accettarlo anche alla luce delle chiusure che spesso investono lo spazio aereo di Catania causa eruzioni vulcaniche: Comiso ha le caratteristiche per essere un aeroporto di assoluto valore”.

“Mercoledì prossimo – conclude Sallemi – si terrà un sit-in di protesta dinanzi lo scalo casmeneo. Ne condivido lo spirito e i intenti: non potrò essere presente per impegni parlamentari ma è chiaro che il territorio ibleo pretende risposte e risultati e non posso non associarmi alle richieste. La Sac deve essere una società in grado di far sviluppare sinergicamente Catania e Comiso con una visione chiara e che risponda alle esigenze dei siciliani”.

Anche i consiglieri comunali del gruppo di Fratelli d’Italia Vittoria Alfredo Vinciguerra, Monia Cannata, Pippo Scuderi e Valeria Zorzi sono intervenuti sull’argomento: “L’iniziativa promossa per chiedere un cambio di passo per l’aeroporto di Comiso – dicono i consiglieri – ci vede assolutamente concordi negli intenti e saremo presenti per sostenerla mercoledì prossimo. Lo scalo è una risorsa importantissima per il territorio ma cessata l’emergenza di Catania è tornato ad essere una ruota di scorta con pochissimi voli giornalieri e con prospettive di crescita nebulose e incerte”.

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