Corriere di Ragusa Politica

Perde colpi il turismo a Scicli secondo le consigliere comunali Buscema e Riccotti. Dibattito in seno alla civica assise

SCICLI – Le consigliere comunali Marianna Buscema e Caterina Riccotti portano al civico consesso di Scicli il dibattito riguardante la situazione turistica che si vive in città. “Diventa urgente intervenire in maniera capillare sul versante turistico avendo chiara una strategia da mettere in atto nel breve e nel lungo periodo. Per questo motivo – dicono Riccotti e Buscema – abbiamo voluto presentare una mozione che speriamo possa essere discussa nel più breve tempo possibile. La mozione ci mette nelle condizioni di lanciare proposte concrete e delineare delle strade che si possono intraprendere per rilanciare la nostra città. Non abbiamo semplicemente voluto chiedere chiarimenti su alcuni mancati interventi, cosa che faremo in apposita interrogazione, ma abbiamo voluto assumere un ruolo propositivo tracciando delle linee guida. Sicuramente le vicissitudini dell’aeroporto di Catania hanno contribuito per un 30% circa a fare registrare una flessione nei mesi di luglio e parte di agosto. Ma questo non può bastare come analisi per “tranquillizzare” le nostre coscienze come se non dipendesse da noi”.

“Ci sono azioni – continuano – che un’amministrazione deve mettere in campo e non possiamo solo stare a guardare. Città come Noto e Modica hanno sofferto di meno della crisi turistica. Perché? Dobbiamo approfondire con più attenzione la problematica perché la voce “turismo” incide nell’economia di molte famiglie in città. Evidentemente non siamo stati attrattivi nei confronti di chi soggiornava in Comuni a noi vicini. È mancata, a nostro avviso, una proposta turistica chiara e che potesse competere con quanto proposto da altre città. Bisogna subito porre rimedio, non aspettando la prossima estate ma investendo energie economiche ed organizzative già a partire dai prossimi mesi. Bisogna che il nostro primo cittadino si faccia promotore per rimettere in piedi, attraverso il distretto del Sud est, una politica collaborativa tra le città che ne fanno parte per non continuare a rimanere isola nell’isola. Si può fare di più da subito se si vuole”.

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