Apertura delle scuole: i docenti rifiutano il posto fisso per gli affitti troppo alti. E per gli studenti al nuovo anno serve uno stipendio

Corriere di Ragusa Sicilia

Apertura delle scuole: i docenti rifiutano il posto fisso per gli affitti troppo alti. E per gli studenti al nuovo anno serve uno stipendio

Nell’estate dei precari della scuola pesa il caro vita e alloggi introvabili se non a prezzi esorbitanti. E se già il trasferimento degli insegnanti dal Sud, dove ci sono, al Nord, dove si trovano le cattedre, era una strada poco praticata, ora è ancora più impervia. Meglio supplenti vicino a casa che un posto di ruolo, agognato sì, ma inaccettabile: in tanti gettano la spugna, dinanzi a costi che si aggirano tra i 600 e i 900 euro al mese per piccoli appartamenti o alloggi.

Le chat e i social degli insegnanti sono calde dopo i primi risultati, deludenti, delle cosiddette chiamate “veloci” tra fine luglio e Ferragosto su posti di ruolo non assegnati per docenti da fuori provincia e regione. Sono sempre state un flop, ma stavolta pesa anche il fattore bassi-stipendi (come si fa a vivere fuori con 1300-1500 euro al mese?), impoverimento del ceto medio, prezzi alle stelle, non solo degli alloggi.

E le famiglie non se la passano meglio: non basta difatti uno stipendio per preparare un figlio al nuovo anno scolastico. A conti fatti, in molte famiglie italiane sarà questo l’impatto dell’imminente ritorno sui banchi di scuola. I calcoli li ha fatti Federconsumatori che, tramite il suo osservatorio nazionale, ha monitorato i prezzi rilevando un aumento del 6,2% per il corredo scolastico (zaino, astuccio, matite, quaderni eccetera), del 4% per i libri ma anche un rincaro per tablet e pc, sempre più spesso utilizzati dai ragazzi per studiare. A crescere, nel caso dei prodotti tecnologici, è soprattutto il prezzo minimo: un pc portatile oggi parte da 249 euro (+12% sul 2022), un tablet non si trova a meno di 149 euro (+16%).

Libri e i dizionari vanno tutti acquistati e, molto spesso, si coglie l’occasione per rinnovare anche il corredo. Si fa presto a superare quota mille euro, calcola Federconsumatori: per uno studente di prima media si spenderanno 488 euro per manuali e due dizionari (+10% sul 2022), ai quali vanno aggiunti 606 euro per il corredo scolastico, calcolando anche i ricambi che serviranno durante l’anno. Totale: 1095 euro. Per una ragazza o ragazzo al primo anno di superiori va anche peggio. Ipotizzando un liceo o un istituto tecnico serviranno in media 695 euro per libri e quattro dizionari che, sommati ai 606 di un corredo nuovo di zecca, portano la somma a oltre 1300 euro.

L’indagine si è svolta in super/ipermercati e in cartolibreria ma i rincari si sono registrati su tutti i canali di vendita. Ad esempio nella grande distribuzione il diario di un cartone famoso è al +18% rispetto al 2022, un astuccio dei cartoni vuoto e un trolley dello stesso tipo al +13%; in cartolibreria un astuccio dei cartoni già dotato di tutto è rincarato del 15% e un astuccio di una serie tv del 12%.

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