Quando un viaggio diventa un girone infernale per i disagi all’aeroporto di Catania. La testimonianza di un ragusano

Corriere di Ragusa Attualità

Quando un viaggio diventa un girone infernale per i disagi all’aeroporto di Catania. La testimonianza di un ragusano

RAGUSA – Quando un viaggio di piacere si trasforma in un girone infernale. E’ la testimonianza di un parrucchiere di Ragusa in viaggio con la famiglia e rimasto “incastrato” nel vorticoso ingranaggio degli imprevisti messo in moto dalla chiusura dell’aeroporto di Catania a causa dell’eruzione dell’Etna. “Volevo raccontare la mia disavventura riguardo la nostra vacanza estiva – scrive l’interessato alla nostra redazione – prenotiamo un volo per l’Egitto con partenza da Catania il 14 agosto e una settimana prima ci confermano che, nonostante i disagi per l’oramai noto incendio, il nostro volo partirà come concordato in precedenza, ma la mattina stessa, alle 9:30, ci cancellano il volo per l eruzione dell’Etna e ci danno una copertura con dirottamento a Palermo allo stesso orario, e quindi abbiamo a disposizione meno di 4 ore per raggiungere l’aeroporto che da Ragusa dista 350 chilometri.

Partiamo subito, facciamo il pieno di carburante nell’auto e scopriamo che il serbatoio è bucato e perde benzina. Decidiamo di cambiare auto e stavolta partiamo senza perdere tempo e arriviamo finalmente all’aeroporto Falcone di Palermo. Facciamo il check-in e ci comunicano che ci sono 2 ore di ritardo. Partiremo alle 17 finalmente in direzione Egitto. Capiamo le difficoltà organizzative. vista l’eruzione imprevedibile del vulcano, ma sicuramente i disagi continui non aiutano il turismo a decollare al sud. Spero che nessun altro – conclude il ragusano – debba patire gli stessi disagi e disavventure che abbiamo vissuto noi”.

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