Inaugurata a Casa Quasimodo a Modica la mostra “L’essenza dell’anima” di Francesco Testa. In 30 tavole il colore è protagonista

Corriere di Ragusa Attualità

Inaugurata a Casa Quasimodo a Modica la mostra “L’essenza dell’anima” di Francesco Testa. In 30 tavole il colore è protagonista

MODICA – E’ stata inaugurata a Casa Quasimodo la mostra “L’essenza dell’anima” di Francesco Testa. E’ stato il sindaco Maria Monisteri a tagliare il nastro alla presenza delle socie dell’associazione Proserpina che gestisce la casa museo di via Posterla e di numerosi intervenuti. Il sindaco ha evidenziato nel suo intervento il ruolo propositivo che negli anni l’associazione Proserpina ha svolto con l’organizzazione di eventi, mostre e incontri culturali. “Un ruolo – ha detto Maria Monisteri – che ha legato in modo ancora più saldo il nome di Salvatore Quasimodo alla città, e facendo di Casa Quasimodo luogo di riferimento per chi arriva a Modica”. La mostra di Francesco Testa (visitabile per tutto il mese di agosto), articolata su una trentina di tavole sulle quali il colore è sempre presente ed è espressione di stati d’animo è stata presentata da Marinella Ruffino, presidente dell’associazione Proserpina.

Testa è artista che si lega a Salvatore Quasimodo perché entrambi “operai di sogni” come il Nobel amava definirsi. Alessandro Quasimodo, figlio del Nobel per la Letteratura 1959, dal suo canto mette in rilievo in uno scritto come i manufatti di Francesco Testa “Sono quelli che sono, non hanno bisogno di confronti, di richiami a dimensioni diverse dalle loro. Francesco Testa coglie dal reale, non copia; trasforma, ridona dopo lunghe sedimentazioni ed offre la sua grande umanità” e concepisce l’arte come comunicazione, slancio verso l’alto”. Diventa così difficile inserire Francesco Testa in un gruppo o area artistica perché la sua mano è libera ed ispirata e non certo condizionata da canoni e sovrastrutture.

E’ una mostra da gustare, quindi, pezzo per pezzo, senza chiedersi il perché o il sottinteso ma per apprezzarne la creatività e la fattura perché, come dice ancora Alessandro Quasimodo “Testa concepisce l’arte come comunicazione, slancio verso l’alto, verso il bello in un percorso che vale la pena essere vissuto”.

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