Nuove tracce miste di sangue e dna sono emerse dai 2 ultimi accessi dei Carabinieri in casa del cuoco assassinato Peppe Lucifora

Corriere di Ragusa Cronaca

Nuove tracce miste di sangue e dna sono emerse dai 2 ultimi accessi dei Carabinieri in casa del cuoco assassinato Peppe Lucifora

MODICA – Nuove tracce miste di sangue e dna sono emerse dai 2 accessi del dicembre 2022 e marzo 2023 nella casa del quartiere Dente di Peppe Lucifora, 57enne cuoco modicano, ucciso il 10 novembre del 2019 nella sua camera da letto, prima tramortito e poi soffocato con una mano serrata al collo. Il processo d’appello vede imputato Davide Corallo 41 anni, ex carabiniere, assolto in primo grado di giudizio dall’accusa di omicidio, per non avere commesso il fatto. Per il movente dell’omicidio si ipotizzò la pista passionale nell’ambito di una presunta relazione tra i Lucifora e Corallo, che si è sempre detto innocente. Una traccia di dna misto dei 2 uomini rinvenuta nel lavandino del bagno avrebbe, secondo la procura, collocato Corallo in quella casa in orari compatibili con la morte di Lucifora, mentre di diverso avviso erano i consulenti della difesa, che contestarono la scientificità della datazione di quelle tracce. Ora sono emerse dunque queste nuove tracce miste di sangue e dna nell’ambito dei 2 accessi effettuati dai Carabinieri del Ris di Roma tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023.

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