L’ultimo e commosso saluto a Samuele Giudice nella chiesa di San Paolo Apostolo a Ragusa. Partecipazione e dolore al corteo funebre

Corriere di Ragusa Cronaca

L’ultimo e commosso saluto a Samuele Giudice nella chiesa di San Paolo Apostolo a Ragusa. Partecipazione e dolore al corteo funebre

RAGUSA – Ultimo e commosso saluto a Samuele Giudice nella chiesa di San Paolo Apostolo a Ragusa giovedì mattina a Ragusa per i funerali. Partecipazione e dolore al corteo funebre per le vie cittadine (nella foto in alto di Salvo Bracchitta), prima dell’arrivo in chiesa, dove le esequie dono state celebrate da don Mauro Nicosia e concelebrate dal parroco della chiesa di San Giuseppe Artigiano Andrea La Terra. La vita, che talvolta si rivela essere incredibilmente beffarda, ha riservato lo stesso destino martedì sera al cugino maggiore dei 2 cuginetti Alessio e Simone D’Antonio, proprio nel quarto anniversario della loro morte, causata da un suv che li travolse in pieno, mortalmente, a Vittoria, quel fatidico 11 luglio 2019, mentre giocavano sotto casa. Ora a perdere la vita, con le stesse, drammatiche modalità, è stato il loro cugino maggiore, il 38enne Samuele Giudice, di Ragusa, travolto e ucciso da una Bmw martedì sera sulla provinciale 25 Ragusa Marina di Ragusa.

Alle esequie era presente anche la moglie, ancora logicamente scossa per la tragedia che si è consumata davanti ai suoi occhi. Lei e i figli piccoli si trovavano difatti a bordo dell’auto rimasta in panne a bordo strada. L’uomo era accorso lungo la Ragusa mare proprio per soccorrere la sua famiglia e cercare di riparare il veicolo, quando è stato investito in pieno dall’auto, una berlina Bmw, guidata da un 20enne di origini albanesi, da tempo residente a Ragusa. Nonostante gli immediati soccorsi con l’ambulanza del 118, per il 38enne non c’è stato nulla da fare: il violento impatto, che lo ha sbalzato ad alcuni metri dal punto d’urto, gli è stato fatale. Il feretro, con una grande corona di fiori sopra, è stato dunque salutato in un silenzio carico di commozione e dolore da parenti e amici del giovane carrozziere, fino all’ultimo viaggio al cimitero.

LA TRAGEDIA NELLA TRAGEDIA
Parenti uniti da una morte violenta a distanza di 4 anni esatti dalla prima tragedia che sconvolse 2 famiglie. La vita, che talvolta si rivela essere incredibilmente beffarda, ha riservato lo stesso destino martedì sera al cugino maggiore dei 2 cuginetti Alessio e Simone D’Antonio, proprio nel quarto anniversario della loro morte, causata da un suv che li travolse in pieno, mortalmente, a Vittoria, quel fatidico 11 luglio 2019, mentre giocavano sotto casa. Ora a perdere la vita, con le stesse, drammatiche modalità, è stato, come accennato, il loro cugino maggiore, il 38enne Samuele Giudice, di Ragusa, travolto e ucciso da una Bmw martedì sera sulla provinciale 25 Ragusa Marina di Ragusa.

Salvi la moglie e i 4 figli piccoli della vittima, che si trovavano a bordo dell’auto rimasta in panne a bordo strada. L’uomo era accorso lungo la Ragusa mare proprio per soccorrere la sua famiglia e cercare di riparare il veicolo, quando è stato investito in pieno dall’auto, una berlina Bmw, guidata da un 20enne di origini albanesi, da tempo residente a Ragusa. Nonostante gli immediati soccorsi con l’ambulanza del 118, per il 38enne non c’è stato nulla da fare: il violento impatto, che lo ha sbalzato ad alcuni metri dal punto d’urto, gli è stato fatale. Tutto sotto gli occhi dell’impotente moglie, sotto shock.

La dinamica dell’incidente mortale è in fase di accertamento. Il veicolo coinvolto è stato sequestrato, mentre la posizione del guidatore è al vaglio degli inquirenti, che indagano come atto dovuto per omicidio stradale. Proprio martedì scorso, nella Basilica di San Giovanni Battista a Vittoria, era stata celebrata una messa in suffragio dei cuginetti Alessio e Simone, per volere delle famiglie, ora colpite da questa nuova tragedia. Un post su Facebook, tra rabbia e commozione, è stato scritto dalla mamma di uno dei 2 cuginetti: “Catastrofe sopra catastrofe – si legge – hai perso la vita allo stesso modo dei tuoi cuginetti. Che rabbia, che amarezza. Riposa in pace, Samuele, sarai sempre nei nostri cuori”.

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