Corriere di Ragusa Politica

A Ispica rivoluzione zone blu a pagamento, ma l’opposizione frena: “Così non va bene”

ISPICA – A luglio è partita la rivoluzione delle zone blu a pagamento a Ispica, con numerosi stalli aggiunti in centro storico, e l’opposizione non ci sta. “La nostra città non ha bisogno delle strisce blu”: così i consiglieri comunali Pierenzo Muraglie, Angelina Sudano, Carmelo Oddo e Giovanni Muraglie e il presidente di Valìa Voglia di Ispica Marco Ruffino. “Il centro urbano con la sua struttura viaria è stato da sempre motivo di vanto per noi tutti e motivo di ammirazione da parte dei visitatori e non solo – dicono i consiglieri di opposizione – l’istituzione dei parcheggi a pagamento nel centro urbano ci trova assolutamente contrari perchè riteniamo che le criticità esistenti siano superabili chiedendo maggiore collaborazione al cittadino.

Ancora maggiore dissenso esprimiamo rispetto alla scelta operata dall’Amministrazione comunale lungo il nostro litorale dove, preso atto che le aggiudicazioni per realizzare i parcheggi sono rimaste lettera morta, alcune aree pubbliche di sosta da sempre esistenti vengono trasformate in parcheggi a pagamento.
Questo stato di cose rappresenta una spesa per le famiglie che potrebbero così valutare l’opportunità anche di recarsi altrove. Di fatto, al cittadino viene imposto un costo senza però contestualmente creare parcheggi in aggiunta a quelli da sempre disponibili. Al danno quindi si aggiunge la beffa. Pare, inoltre, che la scelta assunta dall’Amministrazione comunale non veda però tutti i consiglieri a sostegno della stessa d’accordo.

La bandiera blu che non sventola più in molti tratti del litorale, il mancato completamento del progetto di ripascimento, già finaziato e aggiudicato per 7 milioni di euro, che causa l’avanzare dell’erosione, rifiuti abbandonati in tante zone del territorio rappresentano elementi oggettivi e segnali di palese difficoltà che inducono ad invertire la rotta immediatamente. Riteniamo che nell’offerta turistica – conclude la nota congiunta – si siano dunque consumati importanti passi indietro ed a testimonianza di ciò è sufficiente parlare con gli operatori delle strutture ricettive”.

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