Corriere di Ragusa Attualità

Per il Tar s’ha da fare la vasca di conferimento del rifiuto urbano indifferenziato nel Ragusano

RAGUSA – Importanti aggiornamenti in riferimento alla vicenda discarica per il rifiuto urbano trattato sono stati resi noti dal sindaco di Giarratana Bartolo Giaquinta, che fin dal principio ha perorato la causa. “Il Tar di Catania – rende noto il sindaco – a cui alcuni comuni e associazioni si erano rivolti, nella camera di consiglio del giorno 8 giugno 2023 ha respinto tutti i ricorsi verso la delibera della assemblea della Srr di Ragusa adottata nella seduta del 17 giugno 2021 che individuava la macroarea dove localizzare la vasca per il conferimento finale del rifiuto indifferenziato trattato.
La sentenza del Tar Catania, facendo giustizia di asserite manipolazioni degli atti e di paventati disastri ambientali, respingendo tutti i ricorsi presentati, stabilisce che: “dall’esame del verbale della delibera adottata nella seduta del 17.6.2021 dall’Assemblea Ordinaria dei Soci di S.R.R. ATO 7 Ragusa è possibile desumere in modo univoco la logica alla base della sua adozione. Infatti la proposta presentata dal Sindaco del Comune di Giarratana è ispirata ad un principio di equilibrata distribuzione degli oneri ambientali, che risulta implicitamente condiviso da tutti gli altri enti locali che si sono pronunciati a favore della sua approvazione senza dare alcun ulteriore apporto alla discussione.”

“Il Collegio esclude sussistere la violazione della fascia di rispetto dei 3 chilometri fra l’impianto della cui localizzazione si tratta ed il centro abitato del Comune di Pozzallo lamentata da quest’ultimo, perché la estensione della fascia di rispetto deve essere determinata nel raggio di 500 mt., piuttosto che dei 3 chilometri, a norma del DPRS n. 10/2017, in base alla natura di rifiuti non pericolosi non putrescibili della frazione biostabilizzata inerte che il sito avrebbe dovuto ospitare. La lamentata violazione della distanza, in conseguenza, non sussisterebbe in nessun caso: tanto se la distanza fra il centro abitato del Comune di Pozzallo e l’impianto della cui localizzazione si tratta fosse pari a 2,8 chilometri (come sostenuto dal Comune), quanto se quella distanza fosse stata pari a 3,23 chilometri (come invece sostenuto dalla S.R.R. intimata).”

“Per il Collegio è evidente che il progetto di fattibilità tecnica ed economica secondo quanto previsto dall’articolo 23, ed in particolare, dai commi 1, 5 e 6, del D.Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii, si correli ad un intervento specifico, che presuppone la compiuta individuazione del sito per la realizzazione un nuovo impianto per il trattamento (od il semplice stoccaggio, come così invece nel caso a mani) di rifiuti: e la cui mancanza potrà pertanto condizionare negativamente soltanto la futura attività di microlocalizzazione, e non la delibera impugnata, che invece si occupa esclusivamente della preliminare individuazione di talune macro aree.” “Quindi – chiosa Giaquinta – la delibera adottata dalla Srr di Ragusa nella seduta del giugno 2021 resta legittima e pienamente esecutiva”.

Altra novità è rappresentata dalla nuova chiusura, in data 6 giugno 2023 di Oikos, la discarica del comune di Motta S. Anastasia (Ct) dove la Srr di Ragusa conferiva il sovvallo derivante dal trattamento meccanico-biologico dell’indifferenziato. In atto il sovvallo viene conferito in Calabria con un aumento dei costi per un importo che passa da 140 euro a tonnellata andando ad Oikos a 289 euro a tonnellata andando in Calabria. “Costi raddoppiati – incalza Giaquinta – che graveranno sulle yasche dei cittadini. A questo punto degli atti ritengo di estrema importanza che la Srr Ragusa proceda celermente con la localizzazione puntuale della vasca, la sua progettazione esecutiva, la ricerca del finanziamento e la realizzazione, se non vogliamo che i cittadini iblei – conclude il sindaco – continuino a pagare costi Tari che potrebbero essere evitati”.

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