Riabilitato il sacerdote indiano molto seguito nel Modicano: il Vescovo della diocesi sarda revoca il divieto a svolgere il ministero

Corriere di Ragusa Attualità

Riabilitato il sacerdote indiano molto seguito nel Modicano: il Vescovo della diocesi sarda revoca il divieto a svolgere il ministero

MODICA – Mons. Sebastiano Sanguinetti, Vescovo di Tempio Ampurias in Sardegna, riabilita il sacerdote di origini indiane don Antyson Anthony Cheruvarappil, revocando il precedente divieto di svolgere il suo ministero nella Diocesi sarda, alla luce del dialogo personale avuto con lo stesso presbitero, che aveva riconosciuto il suo errore in buona fede di aver esercitato senza autorizzazione il ministero presbiteriale in case private della città di Olbia. Il Vescovo della Diocesi sarda è tornato sui propri passi anche grazie alle credenziali del Vescovo della Diocesi di Udaipur, in India, Mons. Devprasad Jhon Ganawa, circa le qualità umane e pastorali di don Antyson, che si trova in Italia su suo specifico mandato.

“E’ fatto obbligo al presbitero – si legge nella nota del Vescovo Sanguinetti – di di attenersi in futuro alle norme canoniche generali e a quelle particolari della Diocesi in materia di pastorale e di culto, sempre sotto la guida e in collaborazione con il parroco locale, eccettuati l’esorcismo e le cosiddette preghiere di liberazione”. Si sgonfia così il caso del sacerdote indiano, molto seguito anche a Modica nell’ambito di incontri organizzati periodicamente e ai quali prendono parte ogni volta centinaia di persone.

Aveva fatto molto discutere i fedeli e non solo una recente circolare del Vescovo della Diocesi di Noto Mons. Salvatore Rumeo in cui si esortava a non seguire o frequentare gli incontri del sacerdote, che parecchio interesse sta suscitando in provincia di Ragusa, con particolare riferimento al territorio modicano. Nella sua circolare, il Vescovo Rumeo evidenziava che “Il sacerdote in questione, sedicente guaritore carismatico, non risulta appartenere a nessuna diocesi, ordine o movimento cattolico.

Considerato che il sacerdote non ha mai chiesto, né ottenuto, come imposto dalle norme canoniche, alcuna licenza per l’esercizio ministeriale nella nostra diocesi di Noto, in spirito di prudenza pastorale esorto i fedeli a non intrattenere con il sacerdote alcun tipo di rapporto spirituale, e non frequentare riunione o incontri alla ricerca di manifestazione carismatiche straordinarie e a non invitare – aveva concluso il Vescovo di Noto – altre persone a parteciparvi”. Chissà se, alla luce delle credenziali fornite a beneficio di don Antyson direttamente dal Vescovo della Diocesi di Udaipur, anche Mons. Rumeo non possa fare un passo indietro, come fatto dal Vescovo della Diocesi sarda.

Chi già segue e conosce il sacerdote di origini indiane era rimasto sorpreso dalla presa di posizione del Vescovo di Noto, asserendo che, al di là della mancata appartenenza ad alcuna diocesi o dei presunti doni di guaritore carismatico che gli vengono attribuiti, nessuno è mai rimasto disorientato o peggio ancora traumatizzato dagli incontri spirituali del sacerdote, cui prendono parte ogni volta, come accennato, centinaia di persone di ogni età e ceto sociale, non solo nel Ragusano, ma anche nel resto d’Italia e all’estero. Bisognerà dunque ora vedere come evolverà la situazione anche qui da noi, alla luce della riabilitazione accordata al presbitero dal Vescovo della Diocesi sarda.

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