Migliorare l’operatività dell’aeroporto di Comiso. Tavola rotonda della Cna con sindaci, parlamentari e imprenditori: tante le proposte

Corriere di Ragusa Economia

Migliorare l’operatività dell’aeroporto di Comiso. Tavola rotonda della Cna con sindaci, parlamentari e imprenditori: tante le proposte

COMISO – Una tavola rotonda ricca di contenuti che ha permesso agli attori protagonisti del territorio di discutere di proposte concrete per migliorare l’operatività dell’aeroporto di Comiso. Sindaci, parlamentari e imprenditori si sono ritrovati sabato scorso nella sede della Cna territoriale di Ragusa, nel contesto di una iniziativa promossa per ricordare, a 13 anni dalla scomparsa, la figura dell’indimenticato dirigente Pippo Tumino, per mettere a nudo le criticità con sguardo nuovo, consapevoli che ciascuno dovrà fare la propria parte. Il giornalista Gianni Marotta di Milano Finanza ha posto alcuni quesiti nodali all’amministratore delegato della Sac Nico Torrisi.

“Abbiamo apprezzato la disponibilità di quest’ultimo al dibattito – sottolinea il presidente Cna territoriale Ragusa, Giuseppe Santocono – dinnanzi a una sala attenta e molto interessata. Nico Torrisi ha parlato delle prospettive per l’aeroporto di Comiso e Catania. Ha chiesto sindaci, ai fini della introduzione di nuove tratte, un coinvolgimento in termini di apporto della tassa di soggiorno e ai parlamentari un impegno per dotare la provincia di arterie stradali e infrastrutturali adeguate e necessarie per un aeroporto”.

Ha chiarito, altresì, le dinamiche relative alla rottura dei rapporti con Ryanair e ai processi che portano le compagnie a investire o meno su un aeroporto. E’ intervenuto anche il presidente regionale Cna Sicilia, Sebastiano Battiato. La Cna, insieme ai sindaci e ai parlamentari, ha fatto emergere la grave crisi che impatta sui flussi turistici e le preoccupazioni del nostro territorio se non si potenziano immediatamente le rotte. La rottura degli accordi con Ryanair, se da un lato apre alla concorrenza di altre compagnie, dall’altro ha avuto senza dubbio un contraccolpo pesantissimo per gli operatori del settore alberghiero, extralberghiero, della ristorazione.

È stato evidenziato anche come la Regione dovrebbe utilizzare lo stesso peso economico attribuito all’aeroporto di Trapani per garantire una giusta concorrenza: non si può sostenere solo uno scalo e tralasciare Comiso. È stato chiesto: quale sarà il ruolo della Regione, perché non investe nel ramo d’azienda Comiso? Inoltre, perché se lo scalo vede la quasi totale gestione della Sac, seppur la proprietà sia del Comune di Comiso, l’aeroporto vede solo la presenza di qualche volo al giorno contro i 13 di Trapani? “Ovviamente – dice ancora Santocono – tutti siamo consapevoli che si tratta di uno scalo minore e non può avere i numeri di Catania. Ma certo sentire che su Catania in un mese arrivano 1 milione e mezzo di passeggeri, fa parecchio male agli imprenditori e ai cittadini del territorio ragusano. Ecco perché da parte mia c’è stato un appello alla condivisione con la nostra associazione di categoria e con tutti i protagonisti della provincia di Ragusa”.

“La Cna – ha sottolineato il segretario territoriale Carmelo Caccamo – ha avuto il merito di affrontare in modo aperto la questione aeroporto con grande maturità, senza polemiche ma con analisi e studio dei fatti concreti, partendo dal dato consolidato di uno scalo che ha operato in perdita negli anni, con quasi 3 milioni di euro di disavanzo sostenuti dalla Sac e con la consapevolezza che è necessario chiedere uno sforzo maggiore di investimento per invertire la tendenza”. Le conclusioni sono state affidate a Claudio Giovine, direttore della divisione economica e sociale della Cna nazionale che ha tracciato un bilancio dei lavori e dell’importanza dello sviluppo del nostro sistema infrastrutturale per il Paese. “Siamo soddisfatti del lavoro che stiamo portando avanti soprattutto nel campo delle infrastrutture – dicono dalla Cna territoriale di Ragusa – abbiamo parlato di reti autostradali nel mese di marzo e adesso di sistema aeroportuali. Tutto ciò per cercare di gettare le basi finalizzate a favorire la crescita del territorio”.

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