Scomunicati i ladri del furto sacrilego nella chiesa di San Luigi Gonzaga a Ragusa. Ma il Vescovo La Placa è pronto a perdonare

Corriere di Ragusa Attualità

Scomunicati i ladri del furto sacrilego nella chiesa di San Luigi Gonzaga a Ragusa. Ma il Vescovo La Placa è pronto a perdonare

RAGUSA – «Nel mio cuore nutro la speranza di poter incontrare chi si è macchiato di questo grave peccato, di poterli ascoltare e raccoglierne il pentimento e la richiesta di perdono»: con queste parole il vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa, si è rivolto all’autore o agli autori del furto sacrilego che è stato consumato nei giorni scorsi nella chiesa di San Luigi Gonzaga a Ragusa (nella foto in alto). Il vescovo, durante l’omelia della solennità del Corpo e del Sangue del Signore, ha espresso «profondo dolore per la gravità del gesto che è stato compiuto» e ricordato come sugli autori di questo gesto è scattata «automaticamente l’inevitabile scomunica, secondo la lettera del can. 1367 del Codice di Diritto Canonico» anche perché «profanare le ostie consacrate per farne chissà che cosa – non lo vogliamo neppure saperlo – è uno dei peccati più grandi, è una ferita al cuore di tutta la Chiesa e dei suoi fedeli». Monsignor La Placa, tuttavia, la misericordia di Dio, si dice pronto, dopo aver incontrato gli autori del furto sacrilego ed accolto la loro richiesta di perdono, a chiedere «alla Sede Apostolica di reintegrarli nella comunione ecclesiale».

LA CRONACA DEL FURTO SACRILEGO
Ostie consacrate rubate nella notte tra il 2 e il 3 giugno scorsi dal tabernacolo della chiesa di San Luigi Gonzaga a Ragusa. I ladri sacrileghi sono penetrati nel tempio di culto dal retro, dopo aver forzato la porta. Il parroco padre Luca Tuttobene ha informato il vicario generale dell’accaduto e ha sporto denuncia. La polizia ha avviato le indagini dopo aver effettuato un sopralluogo nella chiesa. Il parroco don Luca Tuttobene è amareggiato nel racconto dei fatti e definisce l’accaduto «Un brutto episodio». «È la prima volta che accade un episodio del genere – ha spiegato il sacerdote – non sappiamo se dietro a questo gesto si nasconda un qualcosa di esoterico o se i ladri volessero portar via solo qualche oggetto prezioso, che però conteneva le ostie consacrate». La chiesa era stata chiusa giovedì sera intorno alle 23 e, non essendoci nessuna funzione religiosa in programma, era rimasta chiusa. Nella notte tra venerdì e sabato invece si è verificato il furto sacrilego.

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