Nel carcere di Noto un detenuto sferra calci e pugni a 3 poliziotti penitenziari. La protesta del sindacato di categoria

Corriere di Ragusa Sicilia

Nel carcere di Noto un detenuto sferra calci e pugni a 3 poliziotti penitenziari. La protesta del sindacato di categoria

NOTO – “Nel tardo pomeriggio di martedì, un detenuto italiano con già all’attivo 150 aggressioni precedenti, si è scagliato con calci e pugni contro la polizia penitenziaria del carcere di Noto (nella foto in alto). A riportare ferite e contusioni stavolta sono stati 2 ispettori e un assistente capo di polizia penitenziaria”. Lo comunica Alfio Giurato, coordinatore regionale Fp Cgil polizia penitenziaria regione Sicilia. “Il carcere di Noto – prosegue la nota del sindacato – è una casa lavoro, ovvero un istituto penitenziario “premiale” per quei detenuti che abbiano dimostrato la sincera volontà di aver intrapreso un percorso di recupero nella società e per questo vengono fatti lavorare guadagnando uno stipendio mensile, seppure al di sotto di quanto prevede il contratto nazionale. Si tratta di un premio. Il protagonista dell’aggressione ha già commesso 150 aggressioni ai danni della polizia penitenziaria. Che senso ha tutto questo?”

Mirko Manna, Nazionale Fp Ccil polizia penitenziaria dichiara: “Non ci sono motivazioni da ricercare. Semplicemente, i problemi delle carceri che sono stati affrontati con finte politiche di garanzia per la popolazione detenuta, stanno semplicemente presentando il conto e a pagarlo è solo ed esclusivamente il corpo di polizia penitenziaria”.

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