Sloggia senza aver visto un euro la famiglia cui hanno espropriato casa per far posto all’autostrada Ragusa Catania

Corriere di Ragusa Attualità

Sloggia senza aver visto un euro la famiglia cui hanno espropriato casa per far posto all’autostrada Ragusa Catania

RAGUSA – Stanno per sloggiare da casa senza aver ancora visto un centesimo i componenti della famiglia che si sono visti espropriare la casa con annesso terreno per fare spazio all’autostrada Ragusa Catania. L’espropriando aveva deciso di avvalersi della terna arbitrale, prevista dalla norma del Testo Unico Espropri, composta da un tecnico nominato dalla società espropriante, da un tecnico nominato dal proprietario e da un tecnico nominato dal Tribunale Civile. Nelle more Anas, a valle del sopralluogo tecnico, aveva ricalcolato la somma da liquidare all’espropriando, determinando un importo per l’indennità da corrispondere non inferiore a quella richiesta dall’espropriando stesso, fatte salve le verifiche della regolarità tecnico amministrativa dei beni da espropriare.

Tutto ciò è regolarmente avvenuto, come ci conferma il diretto interessato tramite una mail alla nostra redazione, ma intanto quest’ultimo si vede costretto a lasciare la casa e a traslocare (a sue spese) senza aver incassato nulla. “Mi preme chiarire che non ce l’ho con Anas, che, a quanto pare, ormai non è responsabile del ritardo – scrive l’espropriando – ma il mio è uno sfogo contro il sistema che ci costringe ad andare via di casa senza aver preso un solo centesimo, pagando di tasca nostra un trasloco, e portandoci ad una decisione che ci cambierà la vita, in quanto sposato con una donna francese, abbiamo deciso di trasferirci in Francia, stanchi per le tante cose che qui in Italia purtroppo non funzionano. Ma quanti mesi ci vogliono per procedere? Mi sembra che ci siano le attenuanti per definirla urgente, visto che ci buttano fuori da casa, e se dovessimo andare in affitto chi pagherebbe i mesi in una situazione provvisoria?

Noi avevamo una casa dove con la mia famiglia ci vivevamo benissimo – ribadisce l’espropriando – le mie bimbe avevano spazi per giocare, l’avevamo resa comoda per il nostro stile di vita, ora questo ci viene tolto per realizzare qualcosa che è molto importante per la collettività, va bene, ma non trattateci come un “Signor nessuno”, siamo cittadini onesti pronti a ricominciare, ma abbiamo bisogno che tutti, persone ed enti coinvolti in questa storia, capiscano che i tempi di azione sono importanti e valgono tanto per una famiglia che ad oggi grazie al fatto che abbiamo qualcosa da parte – conclude la missiva firmata – non è finita in mezzo ad una strada”.

Anas aveva specificato che “Le diverse comunicazioni ricevute dall’espropriando tra il 2017 e il 2022 derivavano da modifiche progettuali sugli elaborati del precedente concessionario, apportate da Anas per migliorare la fattibilità dell’opera e la sicurezza degli utenti che percorreranno la nuova autostrada. L’offerta di una indennità comunicata nel 2022, come previsto dal Testo Unico Espropri – concludeva la nota di Anas – era provvisoria e doveva essere confermata o rideterminata con apposito sopralluogo tecnico”.

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