Il lungo addio al Cavaliere. La morte di Silvio Berlusconi segna la fine di un’era in Italia e non solo

Corriere di Ragusa Nazionale

Il lungo addio al Cavaliere. La morte di Silvio Berlusconi segna la fine di un’era in Italia e non solo

Silvio Berlusconi è morto alle 9.30 di lunedì 12 giugno. Ricoverato da venerdì scorso per accertamenti legati alla leucemia mielomonocitica cronica di cui soffriva da tempo, i suoi valori non sono migliorati. All’ospedale San Raffaele di Milano sono arrivati a stretto giro il fratello Paolo e i figli Marina, Eleonora, Barbara e Pier Silvio Berlusconi. La situazione sarebbe precipitata nelle ultime ore. Tantissimi i messaggi di cordoglio del mondo politico (e non solo) italiano e internazionale. “Era soprattutto un combattente”, le parole di Giorgia Meloni.

“Grazie per tutto quello che hai fatto per noi, e per me”. Così l’on. Michela Vittoria Brambilla, ministro del Turismo nel governo Berlusconi IV, ricorda il leader di Fi e fondatore del centrodestra. “E’ sempre stato al mio fianco – scrive – in tutte le battaglie ambientaliste e animaliste. A partire dalla più importante: inserire la tutela degli animali nell’art.9 della nostra Costituzione, traguardo finalmente raggiunto nel febbraio del 2022. Amava profondamente la vita e rispettava tutti gli esseri viventi, perché, oltre e al di sopra di ogni altra caratteristica, era un uomo buono. Citava con convinzione la frase di Totò: “Gli animali sono metà angeli e metà bambini”. E ne ha salvati tanti, di animali, non solo i cani per cui aveva una forte predilezione, ma di tutte le specie”.

“Oggi è un giorno triste per l’Italia. La scomparsa di Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia e fondatore di Mediaset è una di quelle notizie che non avrei mai voluto conoscere. Berlusconi è stato un uomo straordinario, che ha segnato la storia dell’Italia in molti campi: l’impresa, la comunicazione, lo sport, la politica. Ha saputo realizzare i suoi sogni con determinazione, creatività e visione. Ha inventato la televisione commerciale in Italia, portando innovazione e pluralismo nel panorama mediatico. Ha creato un impero economico che ha spaziato dalla grande distribuzione (con la Standa) all’edilizia (con Milano 2 e Milano 3), dalla finanza alla cultura. Ha trasformato il Milan in una squadra leggendaria, vincendo tutto quello che si poteva vincere e diventando il presidente più titolato al mondo. Berlusconi ha dato vita alla seconda Repubblica, fondando dal nulla Forza Italia, il più grande partito di centrodestra di ispirazione liberale. Ha guidato il Paese per 3 volte, affrontando sfide difficili sia sul piano interno che internazionale. Ha siglato il “contratto con gli italiani” in diretta Tv da Bruno Vespa”. Lo afferma la senatrice di Forza Italia Daniela Ternullo, a seguito della morte del Presidente Silvio Berlusconi al San Raffaele di Milano.

“Ha saputo dialogare con i grandi leader mondiali, come Bush e Putin, con cui ha organizzato il summit di Pratica di Mare nel 2002. Ha ricostruito L’Aquila dopo il terremoto del 2009 – conclude la Senatrice azzurra – fornendo case prefabbricate in tempi record. Ha stretto accordi con Gheddafi per contrastare l’immigrazione clandestina. Ha subito una persecuzione giudiziaria senza precedenti, con centinaia di processi basati su accuse infamanti e pretestuose. Non si è mai arreso, ha sempre difeso la sua innocenza e la sua onorabilità. È stato cacciato dal Senato con una manovra incostituzionale da parte del PD e dei Cinque Stelle, ma è tornato a rappresentare gli italiani grazie al loro voto. Berlusconi è stato un esempio per me e per milioni di italiani che si sono riconosciuti nei suoi valori di libertà. È parte fondamentale della storia d’Italia e merita il rispetto e il riconoscimento di tutti. Il suo ricordo resterà indelebile nel cuore di tutti noi. Ciao presidente, riposa in pace”.

“La notizia della morte del presidente Silvio Berlusconi mi colpisce profondamente. Sono tanti i ricordi della mia vita politica che lo hanno visto partecipe e che porterò sempre con me. E’ stato un grande imprenditore, un fine politico con grande senso delle istituzioni, ma io vorrei ricordarne oggi alcuni tratti personali che mi hanno sempre colpito come la generosità e la disponibilità al dialogo. E’ stato un grande leader per il nostro Paese e per il mondo. Sono vicino ai suoi cari e alla sua famiglia politica”. Così in una nota l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Ecr Giuseppe Milazzo.

Condividi questo