Discarica di Lanzagallo, per il consigliere comunale di Ispica Paolo Monaca “La planimetria non convince, bisogna verificare”

Corriere di Ragusa Attualità

Discarica di Lanzagallo, per il consigliere comunale di Ispica Paolo Monaca “La planimetria non convince, bisogna verificare”

ISPICA – “Incongruenze nella planimetria della discarica di contrada Lanzagallo, tra Ispica e Pozzallo, che dovrebbe sopperire alle esigenze dell’intera provincia di Ragusa per il conferimento dell’indifferenziato”: lo sostiene il consigliere comunale di Ispica Paolo Monaca. “Siamo d’accordo che sia necessario realizzare gli impianti per il trattamento dei rifiuti, in particolare per la parte residua del secco non riciclabile così da chiudere il ciclo dei rifiuti nella nostra provincia – dichiara Monaca – ma, allo stesso tempo, dobbiamo essere d’accordo sul fatto che tutto debba essere effettuato in modo legale e trasparente, oltre che in modo oculato. Ma, soprattutto, nel contesto di questo ragionamento, non devono esserci territori più tutelati rispetto ad altri sfavoriti. E, soprattutto, non deve passare l’inquietante messaggio che si utilizzino sistemi penalizzanti, definiamoli pure borderline, pur di arrivare all’obiettivo”.

“Ora – spiega Paolo Monaca – assieme alle altre prescrizioni imposte dalla Regione ai fini della realizzazione di una discarica di questo tipo, c’è quella che prevede che il sito si trovi a una distanza minima di almeno 3 chilometri dai centri abitati di riferimento. E, in effetti, dall’unica planimetria prodotta dalla Srr (Quadro d’Unione – tavola T4) si evincerebbe il rispetto di questa distanza in entrambi i casi. Peccato, però, che, sviluppando e verificando in maniera indipendente una proiezione sulla stessa planimetria, risulti che la fascia di rispetto sia inferiore di oltre mezzo chilometro in entrambi i casi, vale a dire 2,4 km per Ispica e 2,4 anche per Pozzallo. E’ stata calcolata la distanza dal centro abitato da aree diverse rispetto a quelle che effettivamente risulterebbero reali: nel caso di Ispica dalla via Sulla, angolo via Leonardo da Vinci, quando invece il perimetro più esterno del centro abitato si trova in via Giovanni Falcone, angolo via Leontini; mentre, per quanto concerne Pozzallo, dalla zona in cui sorge l’Eurospin, per intenderci, quando, invece, il limite del centro abitato della città pozzallese è Bosco Pisana.

Abbiamo già dato dimostrazione di fermezza e di pari dignità – prosegue Monaca – proponendo ricorso al Tar di Catania contro questi provvedimenti che nascondono diversi aspetti di illegittimità tecnico amministrativa. Non vogliamo farci mettere i piedi in faccia da nessuno a discapito del nostro territorio e della violazione di alcuni principi perché non capiamo come mai gli stessi valgano o varrebbero per altre aree della provincia e non valgono per noi. Tutti – conclude Monaca – abbiamo pari dignità e dunque mi rivolgo al presidente della Srr Peppe Cassì auspicando che possa personalmente verificare le incongruenze evidenziate, nella convinzione che si possa inaugurare un nuovo modus operandi all’insegna del confronto e del rispetto reciproco tra enti locali”.

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