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L’Asp di Ragusa non ha richiesto la revisione della dotazione organica degli psicologi. I diretti interessati chiedono un dietrofront

RAGUSA – “L’Asp 7 di Ragusa non ha richiesto alcuna revisione della dotazione organica degli psicologi in forza all’azienda sanitaria provinciale”: lo sostiene in una nota il Gruppo psicologi Asp Ragusa non prorogato. “Questo – si legge nel comunicato – è quanto emerge dalla pianta organica e dal piano assunzioni che, sulla base delle richieste provenienti dall’assessore regionale Giovanna Volo, sono stati riprodotti a Palermo. Il Gruppo psicologi Asp Ragusa senza proroga esprime perplessità visto che 39 erano le unità previste prima di questo aggiornamento e 39 sono rimaste anche dopo. Tra l’altro, tale dotazione negli ultimi 30 anni è diminuita invece di aumentare in corrispondenza alla sempre maggiore richiesta di assistenza psicologica, senza contare le innumerevoli valutazioni per disturbi specifici dell’apprendimento e le richieste di sostegno nelle scuole.

“Ciò significa – dicono i componenti del Gruppo psicologi – che l’Asp 7, almeno per quanto concerne la nostra figura professionale, non ha ritenuto opportuno procedere con una revisione adeguata, alla luce delle previsioni contenute nel Pnrr, del decreto Calabria e delle case di comunità, la cui costruzione è stata già deliberata, che contemplano un necessario aumento dei posti in organico sulla base delle esigenze registrate. Dal nostro punto di vista, tutto questo risulta essere del tutto anacronistico, oltre che sul piano dell’applicazione delle norme vigenti, su cui ovviamente non mettiamo bocca perché non siamo esperti, anche e soprattutto su quello più propriamente psicosociale considerato il grave disagio emergente della popolazione, soprattutto giovanile, dopo gli anni della pandemia (e i casi che si registrano sono sempre più numerosi) e il bisogno urgente di dare risposta specifiche e professionali. Dal nostro punto di vista, quindi, con tutto il rispetto del caso e senza volere additare chicchessia ma giusto per evidenziare come si sta procedendo, è assurdo constatare che nella pianta organica – conclude la nota – i veterinari siano stati invece portati a 47 unità”.

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