Si è insediato ufficialmente il sindaco di Ragusa Peppe Cassì

Corriere di Ragusa Politica

Si è insediato ufficialmente il sindaco di Ragusa Peppe Cassì

RAGUSA – Si è insediato ufficialmente con la proclamazione di rito a palazzo dell’Aquila il riconfermato sindaco di Ragusa Peppe Cassì, che avrà 17 consiglieri nella sua maggioranza. Cassì ha una maggioranza larga frutto dei 18.203 consensi raccolti dalle sue 5 liste. Per Cassì c’è anche la soddisfazione di avere portato sugli scranni di palazzo dell’Aquila ben 8 consiglieri grazie al quasi 28% dei voti (7.789). A seguire Ragusa futura sempre legato a Cassì che ha 4 consiglieri, Ragusa Prossima e Terra Madre con 2 ciascuno e De Luca per Ragusa che supera la soglia di sbarramento con il 6 per cento abbondante ed esprime un consigliere. Alle opposizioni restano le briciole. Modesto il risultato del partito di governo nazionale, Fdi, che raccoglie appena 2.099 voti, ed ha un consigliere, nonostante il candidato sindaco. Non supera la soglia di sbarramento Sergio Firrincieli del M5S che ha appena un consigliere dopo i fasti dell’era Piccitto. Tra i candidati sindaco fa meglio Riccardo Schininà col suo 19,47 per cento che gli vale un posto in consiglio. Per le opposizioni in tutto 5 seggi, 2 Pd, 2 Demos e 1 Territorio cui si aggiunge quello del M5s. Appena 6 seggi in un quadro che facilita il lavoro del riconfermato Cassì, che può vantare su ben 21.673 consensi con una percentuale del 62,92%.

“E’ stato un successo che è andato al di là di ogni aspettativa – ha detto Cassì – che sorprende anche me. Si vede che Ragusa mi vuole bene, che pensa che io abbia lavorato bene e vuole che continui. E’ stata una campagna aggressiva, dura, con molti colpi bassi ma evidentemente il rancore non paga e la città ha dato il suo chiaro responso. Per le valutazioni politiche ci sarà tempo e mi riservo di tornarci. Non escludo querele per certi atteggiamenti sopra le righe – ha concluso il sindaco – in riferimento alla mia persona”.

Cassì è il primo sindaco dopo Nello Dipasquale che è stato confermato per un secondo mandato visto che nessuno prima di lui era stato riconfermato dimostrando che la città sia sempre stata incline al cambiamento. L’elezione di Peppe Cassì è anche il fallimento delle opposizioni e del fronte progressista in particolare. Pd e M5S si sono presentati separati ed hanno proiettato un’immagine di frantumazione quando ci sarebbe voluto un fronte unico. Anche il candidato del centro destra Giovanni Cultrera è stato travolto. La sua candidatura è stata tardiva e poco convincente e non è riuscita a scalfire l’elettorato trasversale di Cassì.

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