Ragusa: per Raciti è stato il finale di un viaggio bellissimo. Che farà il tecnico dopo 4 anni sulla panchina azzurra?

Corriere di Ragusa Sport: Calcio

Ragusa: per Raciti è stato il finale di un viaggio bellissimo. Che farà il tecnico dopo 4 anni sulla panchina azzurra?

Calcio, serie D/I

“Il giusto finale di un viaggio bellissimo”- Scrive così Filippo Raciti sulla sua pagina Fb dopo la rotonda vittoria sull’Aversa che è valsa la permanenza in serie D. Il tecnico ragusano elenca poi i risultati raggiunti dopo essere stato in panchina nell’arco di quattro anni per 120 partite ed avere totalizzato 84 vittorie, 18 pareggi e 18 sconfitte. Un bilancio che è fatto anche di un campionato ed una coppa di promozione, un campionato ed una Coppa di Eccellenza vinti con il conseguente ritorno del Ragusa in serie D. Il finale di un viaggio bellissimo, come dice il tecnico ragusano, è stata la salvezza ma non si evince se nel finale Raciti comprende anche il suo personale finale sulla panchina del Ragusa.

Di certo Raciti ci è rimasto molto male quando a fine gennaio la società ha chiamato in panchina Alessandro Settineri. L’unico rammarico che ho è essere stato messo in discussione dopo 4 anni di successi. – dice Raciti- >Io ero sicuro che ci saremmo di nuovo rimessi in marci ed è stato così. Quando a 4 giornate dalla fine sono tornato ho chiesto ai giocatori di azzerare tutto, di mettere da parte discussioni e polemiche e di perseguire solo l’obiettivo salvezza. Ci siamo riusciti, il merito è tutto loro ma io ero convinto che ce l’avremmo fatta e così è stato”. Tutto da vedere ora quale sarà il futuro del tecnico ma bisognerà attendere perché la gioia della festa non è passata e la dirigenza deve fare un bilancio alla luce di quanto avvenuto nel corso della stagione. Anche la dirigenza deve decidere quale strada prendere per rendere l’assetto della società più solido ed, eventualmente anche più ambizioso. Questo non può prescindere dall’ingresso di nuovi soci e nuove risorse soprattutto se il Ragusa vorrà ambire a traguardi che non siano la semplice salvezza.

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