Calcio, serie D/I
L’omologazione del risultato in campo spegne l’eco delle polemiche. Il comunicato N° 141 della Lnd ha infatti omologato il 6-0 del Ragusa maturato sul campo domenica scorsa, che di fatto ha sancito ufficialmente la permanenza della società azzurra in serie D. Il comunicato era atteso da entrambe le società che si sono confrontate in campo ed in particolare sula sponda Aversa che aveva ipotizzato, pur senza grande convinzione, la possibilità di una sospensione della decisione della Lnd in vista di una ipotetica ripetizione della gara. Non è stato così e la polemica aperta dal presidente del Real Aversa, il principe Emanuele Filiberto, non ha più motivo di sussistere nonostante il ricorso annunciato dalla società campana. Sul presunto “avvelenamento”, più o meno doloso, di una buona metà della rosa della squadra campana, si potrà ormai discutere solo a livello giudiziario visto che l’Aversa ed il suo presidente in particolare hanno annunciato querela nei confronti dell’albergo presso il quale la squadra ha alloggiato e consumato i pasti.
Il Ragusa, dal suo canto, ha risposto per le rime affidando tutta la questione ai suoi legali per la tutela del buon nome della società. In casa Ragusa la sortita del presidente-principe non ha, tuttavia, turbato i sonni dei dirigenti più di tanto. Giocatori, staff, dirigenti hanno brindato alla salvezza e si sono dati appuntamento a giorni per un saluto prima dello sciogliete le righe. Misurate le parole di Filippo Raciti che ha guidato la squadra nelle ultime quattro partite. Il tecnico è uscito in tutta fretta dal campo ed ha salutato fugacemente la tribuna A, tradendo comunque una piena soddisfazione. Dice il tecnico: “Era importante restare in D, abbiamo passato momenti brutti ma ci siamo ripresi. Io personalmente sono stato messo in discussione dopo quattro anni di successi. Succede nelle migliori famiglie, ma è stato importante ritrovarsi e conquistare questa salvezza”.