Dopo Modica e Ragusa, la strage di gatti colpisce anche lo Sciclitano

Corriere di Ragusa Cronaca

Dopo Modica e Ragusa, la strage di gatti colpisce anche lo Sciclitano

SCICLI – Il fenomeno atroce delle strage di gatti con esche avvelenate lasciate da soggetti senza cuore disseminati per le strade aveva interessato, nei mesi scorsi e in maniera molto evidente, Ragusa e Modica, nelle zone dei centri storici. Ora la brutta circostanza si verifica anche nello Sciclitano, nella fattispecie a Donnalucata, anche in questo caso in proporzioni allarmanti. A rimetterci la vita gatti adulti e anche piccoli mici di pochi mesi.

Ad accendere i riflettori sulla triste circostanza è Resi Iurato: “Abbiamo da subito segnalato i casi – afferma – al comando di polizia locale, al responsabile tutela animali e all’assessore al ramo. Chiediamo a chi rinviene un gatto morto di avvisare gli organi competenti, in modo che venga eseguita dall’Asp veterinaria un’autopsia, utile a dare la certezza di un comportamento delinquenziale, rischioso anche per la vita delle persone e soprattutto dei bambini.

Chiediamo che la cittadinanza venga avvisata dei luoghi esatti in cui stanno avvenendo questi atti delittuosi, con dei cartelli ben visibili e utilizzando tutti i mezzi di comunicazione di cui è a disposizione. Occorre che i cittadini siano vigili e che riferiscano alle forze dell’ordine, qualora ne fossero a conoscenza e nel caso di confermati avvelenamenti, su chi continua indisturbato – conclude Iurato – a perpetrare questo reato”.

L’articolo 544 bis del codice penale punisce chiunque per crudeltà e senza necessità cagiona la morte di un animale con la reclusione da 4 mesi a 2 anni. Chi invece maltratta o provoca una lesione ad un animale, ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 a 18 mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro.

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