Mancanza di personale nel settore turismo? Filcams Cgil: “Il motivo è che pagano poco”

Corriere di Ragusa Economia

Mancanza di personale nel settore turismo? Filcams Cgil: “Il motivo è che pagano poco”

RAGUSA – “E’ ora di smetterla con le false accuse ai giovani lavoratori”: il grido di rabbia proviene dalla Filcams Cgil Ragusa per bocca del suo segretario generale Antonio Modica. “In questi giorni – dice Modica – si fa un gran parlare della ripresa del turismo, i cui numeri sono tornati ai livelli pre pandemia e del problema che gli imprenditori del settore turistico ricettivo avrebbero nel reperire personale. Non è più tollerabile continuare ad assistere ad interventi che puntano il dito verso i lavoratori, specie quelli più giovani. E’ ora di finirla con le false polemiche che attribuivano le cause prima al reddito di cittadinanza e adesso ai giovani che non vogliono lavorare nei fine settimana e nei festivi o che non hanno le necessarie competenze”.

La problematica viene sollevata da Modica proprio in occasione del primo maggio, Festa del Lavoro, per dire che la verità è un’altra e bisogna denunciarlo: “Quelli del turismo e della ristorazione sono settori dove ci sono sacche di precarietà, sfruttamento e illegalità – aggiunge il sindacalista – e a dimostrarlo sono i dati pubblicati recentemente dall’Ispettorato Nazionale del lavoro: su 2.364 posizioni lavorative verificate, 809 sono risultate irregolari; 458 i lavoratori in nero censiti, tra questi 16 minori e 101 provenienti da paesi extra europei; 330 le violazioni riscontrate in materia di sicurezza; 253 i provvedimenti di sospensione, 180 per lavoro nero e 73 per la mancata osservanza delle norme relative a salute e sicurezza. In pratica a livello nazionale il 76% delle aziende del turismo risulta irregolare e nel Sud questa percentuale cresce fino a raggiungere il 95%.

E’ in questi dati – conclude Modica – che va letta la reale motivazione della carenza di personale che sempre più si registra nel turismo, perché lavoratori sono stanchi di essere sfruttati e malpagati, bisogna invertire la marcia e ripristinare la legalità, prima che sia troppo tardi”.

“Quotidianamente raccogliamo testimonianze di lavoratori impiegati per 10/11 ore al giorno che percepiscono una media retributiva di 900 euro al mese, senza versamenti contributivi, niente tredicesima e niente quattordicesima, con livello di inquadramento contrattuale errato, lavoro nero – aggiungono Alessandra Carbone e Francesco Pisana della Segreteria provinciale della Filcams Cgil – per non parlare della insufficiente prevenzione dei rischi. Per questo servono interventi concreti che diano dignità ai lavoratori della filiera turistico ricettiva”.

Sempre dalla parte dei lavoratori, la Filcams Cgil di Ragusa ha creato una pagina che si chiama “cercasidatoredilavoro.it” sulla quale viene denunciata la situazione dei lavoratori del settore turismo dove ad oggi le condizioni dei lavoratori sono ben distanti da quelle previste dal contratto collettivo nazionale. Per avviare il cambiamento è importante che i lavoratori denuncino le situazioni e per questo la Filcams Cgil di Ragusa invita i lavoratori a raccontare la propria condizione, rispondendo in assoluto anonimato ad un questionario pubblicato sulla pagina. Solo così è possibile contribuire al miglioramento delle condizioni di lavoro, e far valere i propri diritti e la propria dignità, impedendo che la politica dia una immagine distorta del problema e della realtà.

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