Le celebrazioni per il 25 aprile, Festa della Liberazione, nel Ragusano

Corriere di Ragusa Attualità

Le celebrazioni per il 25 aprile, Festa della Liberazione, nel Ragusano

Anche in provincia di Ragusa si sono svolte le celebrazioni per il 25 aprile, Festa della Liberazione, con le Sante Messe in onore dei Caduti e le deposizioni delle corone d’alloro. Il 25 aprile è, dal Dopoguerra ad oggi, un momento vissuto con grande partecipazione, perchè non si deve dimenticare mai il passato, specie se doloroso, onde non rischiare di ripetere gli stessi errori. Si tratta di una giornata di festa nazionale, e come tale dovrebbe unire e non dividere, anche perché è legata alla commemorazione di un fatto storico che riguarda tutti gli italiani, senza distinzioni politiche. Questa è una data intrisa di valori che dobbiamo riscoprire e, nel nostro piccolo, mettere in pratica: coraggio, tenacia e spirito di sacrificio. A sua volta, la Resistenza è uno dei valori fondanti della nostra nazione, un ritorno alla tradizione di libertà.

Gli anni difficili tra il 1943 ed il 1945 hanno visto donne, uomini, giovani, cattolici, comunisti, socialisti, monarchici, repubblicani, liberali e militari impegnati in una grande lotta di democrazia e libertà. Tutti seppero porre di lato le differenze e combatterono insieme, per la Nazione e la sua liberazione dal nazifascismo. Riuscirono a scrivere una pagina di storia sulla quale si fonda la nostra Costituzione, sulla quale si fonda la nostra libertà ed il nostro essere cittadini italiani.

A quasi ottant’anni di distanza, il male rischia nuovamente di sopraffare il bene: tristemente emblematica in tal senso la guerra in Ucraina, che dura oramai da più di un anno e che tante sofferenze e morti ha già seminato. La vittoria del bene sul male passa anche e soprattutto dal rispetto della dignità umana. Questo è un valore ed un impegno che riguarda tutti, a cominciare dai comportamenti quotidiani, e deve partire soprattutto da chi ricopre incarichi politici ed istituzionali, dando il “buon esempio”. Viva la Libertà, Viva l’Italia, o almeno, ciò che ancora ne resta.

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