In migliaia a Modica alla festa di San Giorgio fino alle 2 di notte

Corriere di Ragusa Attualità

In migliaia a Modica alla festa di San Giorgio fino alle 2 di notte

MODICA – L’edizione 2023 della festa di San Giorgio a Modica è stata straordinaria, con una dimostrazione d’affetto senza eguali. Una mobilitazione suggestiva di fedeli e devoti che, assieme a turisti e visitatori, hanno formato un tappeto umano soprattutto nel pomeriggio di domenica, all’uscita del simulacro dalla chiesa Madre, e, in maniera ancora più consistente, intorno all’una e venti di notte quando il santo cavaliere è rientrato e ha dato inizio ai memorabili “giri” all’interno delle navate oltre a uscire nuovamente fuori sul sagrato. Prima del rientro, però, uno spettacolare gioco pirotecnico ha fatto da cornice alla solennità del momento. Il tutto sottolineato da uno scrosciante applauso dei devoti e dei fedeli che hanno assiepato le scalinate di San Giorgio. La festa si è conclusa a tarda notte, poco prima delle 2. E’ stata la prima festa di San Giorgio da parroco dell’omonima chiesa per il sacerdote Michele Fidone, pochi mesi dopo il suo insediamento.

Anche Ragusa ha celebrato il Santo Patrono con il solenne pontificale del vescovo Giuseppe La Placa, nel giorno della festa liturgica dedicata a San Giorgio. “Tutto questo deve spingerci – ha detto il presule – a imitare le virtù di San Giorgio che, attraverso Cristo, ha saputo sconfiggere il drago del male. Guardiamo a San Giorgio, un modello a cui ogni cristiano deve potersi ispirare, ricordando che il santo martire si è ispirato, a sua volta, al Cristo crocifisso risorto. In San Giorgio, la forza della Pasqua si è trasformata in un elemento predominante per fare vincere il bene”. Il Duomo, ancora una volta, ha raccolto al proprio interno i devoti e i fedeli che trovano nel megalomartire un importante punto di riferimento della propria vita spirituale. Ora ci si prepara per i festeggiamenti esterni di San Giorgio a Ragusa che si terranno il 2, 3 e 4 giugno. “Anche ieri sera – dice il parroco del Duomo, don Pietro Floridia – abbiamo preso atto dell’ennesimo attestato di devozione che questa città nutre nei confronti del santo cavaliere. Una figura emblematica per quanto riguarda la vittoria del bene sul male e che, ancora oggi, incarnando una non comune vitalità ed effervescenza, risulta essere di una attualità sorprendente”.

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