I casi di scarlattina in Sicilia sono raddoppiati anche a causa delle temperature basse

Corriere di Ragusa Sicilia

I casi di scarlattina in Sicilia sono raddoppiati anche a causa delle temperature basse

Si è acuito anche in Sicilia il segnale d’allerta scattato alla fine dello scorso gennaio per l’aumento anomalo dei casi di scarlattina tra i bambini, al punto che, a distanza di 3 mesi, nell’Isola i casi sono raddoppiati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. E il trend non accenna a diminuire, come del resto in quasi tutto il resto d’Italia. Non a caso il ministero della Salute, attraverso una circolare, ha lanciato un invito a tutte le regioni, Sicilia compresa, per intensificare le misure di sorveglianza e fornire adeguata comunicazione. Nonostante l’inverno sia ormai alle spalle, il permanere delle temperature ben al di sotto della media stagionale non aiuta, contribuendo anzi a sostenere la circolazione del batterio.

Bisogna dunque prestare attenzione ai bambini e agire di conseguenza ala comparsa dei primi sintomi, ovvero mal di gola, febbre, eruzione cutanea rossa, che al tatto sembra carta vetrata, pelle arrossata sotto le ascelle, gomiti e pieghe inguinali, rivestimento biancastro della lingua, mal di testa, dolori muscolari, nausea e/o vomito, dolore addominale, linfonodi gonfi. La malattia è più comune nei bambini da 5 a 15 anni di età, ma può interessare anche gli adulti. Ripetere la malattia è possibile, ma raro. Il tempo d’incubazione è tra i 2 e i 5 giorni.

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