Se n’è andato a 91 anni il giornalista di razza Salvatore Puglisi di Ispica

Corriere di Ragusa Attualità

Se n’è andato a 91 anni il giornalista di razza Salvatore Puglisi di Ispica

ISPICA – Se n’è andato a 91 anni il giornalista di razza della cosiddetta “Vecchia Guardia” Salvatore Puglisi (nella foto con il collega Gianni Stornello). L’ultima sua apparizione pubblica fu a Palazzo Bruno (che lui peraltro conosceva bene essendo stato dipendente comunale), quando nell’estate di 3 anni fa l’Amministrazione volle festeggiare i suoi 50 anni di attività giornalistica con la presentazione di “Cronache & Storie”, una raccolta degli articoli più significativi da lui scritti negli ultimi anni, edita da Kromatoedizioni.

Lo ricorda proprio il collega Gianni Stornello: “Allora ero amministratore e per noi fu un dovere rendere omaggio ad uno che la passione la viveva e la trasmetteva. Gli consegnammo una targa che lo rese orgogliosamente felice”. Dal Giornale di Sicilia a La Vita Diocesana, passando per una serie di testate locali stampate e via etere, come Radio Onde Nuove, Radio Gamma, Radio Dimensione Musica e Il Quindicinale, Salvatore Puglisi profondeva passione civile e politica (era anche storico dirigente della Democrazia Cristina) impreziosendola con la sua straordinaria arguzia quasi sempre ironica. Dote immortalata in un libretto, “Oltre i cento a onda libera”, edito negli anni ’80 da Radio Gamma con una selezione dei suoi articoli scritti per trasmissioni satiriche mitiche come “Sapore di sale” e “Contronotiziario”.

Scrivendo (a macchina, naturalmente, con i due indici che schiacciavano i tasti sfiorandoli a una velocità supersonica) sapeva essere tenero (soprattutto con i deboli) e deciso (in particolare con i forti, i potenti di turno), raccontando storie, usi, costumi e vizi nostrani. “Per la notizia aveva il fiuto e il culto: senza di essi, puoi scrivere come Manzoni o Umberto Eco, ma se vuoi fare il giornalista non vai lontano. E poi era un grande lettore: anche questo un presupposto importante per essere “’u giornalista” come ad Ispica lo identificavano. Con Salvatore Puglisi se ne va un insostituibile pezzo della nostra storia cittadina. Abbiamo il dovere civico a morale di ricordarlo. Nel mio piccolo – conclude commosso Stornello – gli devo qualcosa”. Anche la sua Ispica saluta commossa Salvatore Puglisi.

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