Si vedono espropriare la casa per far posto all’autostrada Ragusa Catania, ma loro non ci stanno

Corriere di Ragusa Attualità

Si vedono espropriare la casa per far posto all’autostrada Ragusa Catania, ma loro non ci stanno

RAGUSA – E’ quantomeno paradossale la vicenda di cui ci ha reso edotti un nostro lettore inviando una lettera firmata in redazione: il diretto interessato si è in pratica visto espropriare la casa in cui abita da tempo con la propria famiglia perché proprio lì deve passare l’autostrada Ragusa Catania. Ma in precedenza lo stesso proprietario della casa era stato rassicurato dal fatto che gli avrebbero espropriato solo il terreno, e non anche l’immobile. Di recente, invece, il repentino dietrofront, a fronte di un indennizzo proposto di appena 37.000 euro. Una circostanza che ha ovviamente gettato nella disperazione il proprietario della casa, che ci ha scritto per rendere pubblica la sua vicenda.

“La nostra odissea – si legge nella mail – comincia nel 2017, quando riceviamo una lettera che ci notifica che ci verrà tolto parte del terreno per fare posto all’autostrada. La casa risulta quindi salva, ma, per ulteriore conferma, contattiamo gli uffici competenti con il nostro avvocato, e ci rispondono in maniera affermativa con documenti ufficiali. Ok, poco male, pensammo, avremo una casa vicino ad una autostrada, che non è il massimo della tranquillità, ma continueremo ad avere pur sempre una casa.

Nel 2019 però – prosegue la missiva – cambia tutto, dal realizzatore al progetto, e così, dall’oggi al domani, casa nostra viene espropriata. Nel frattempo è nata la mia prima bambina. Di conseguenza, avevamo realizzato dei lavori importanti a casa, una nuova caldaia a pellet, termosifoni il rifacimento dei muri esterni, e tante altre migliorie per rendere casa più bella e comoda. Contattiamo l’Anas e chiediamo spiegazioni per questo cambio progettuale, che per noi significa perdere casa. Insomma, per farla breve, ci dicono che per loro è più conveniente procedere in questa direzione. Dal 2019 fino al novembre 2022, non abbiamo più nessun’altra notizia. Riceviamo infine una lettera con l’importo offerto per l’esproprio (parliamo di una casa in regola di 65 mq, oltre ad ulteriori 30 mq di mansarda, 1000 mq di terreno con tanti alberi, pannelli fotovoltaici, siepi e spazio per i bambini con giochi) e ci offrono appena 37.000 euro. Ci veniva da piangere.

Con l’avvocato e un tecnico (le cui spese sono state a nostro carico) procediamo con una stima giurata del valore dei beni, la presentiamo entro il tempo che ci chiedevano e poi… il nulla. Abbiamo 2 figlie e ad oggi – chiude la lettera – non sappiamo se e quando dovremo lasciare casa, e quanto denaro ci daranno per farlo”. Ovviamente, come redazione, siamo a disposizione e restiamo in attesa di risposte da parte degli enti preposti, per rendere nota anche la loro versione e magari fornire risposte certe agli estensori della mail.

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