Le colombe simbolo della Pasqua maltrattate a Modica pure per la Madonna Vasa Vasa

Corriere di Ragusa Cronaca

Le colombe simbolo della Pasqua maltrattate a Modica pure per la Madonna Vasa Vasa

MODICA – L’associazione animalista Oipa rappresentata in provincia da Riccardo Zingaro e oltre una sessantina di cittadini firmano un documento in cui si evidenzia come le colombe, uno dei simboli della Santa Pasqua, vengano maltrattate a Modica, anche in occasione della sentita e partecipata festa della Madonna Vasa Vasa, spiegando le cause che poi portano alla morte certa dei volatili dopo una lenta agonia.

“Alcuni anni fa la corte del chiostro di Palazzo San Domenico, sede del comune di Modica – si legge nella nota – fu interamente chiusa all’altezza della gronda con una rete per impedire agli uccelli di entrarvi e poggiarsi sui timpani delle finestre o ripararsi nel portico del piano terreno. Finché la rete fu tenuta là in alto, gli elementi architettonici restarono indenni dagli escrementi di questi animali, tuttavia alcuni piccioni e passeri, nel tentativo di entrare dall’alto nello spazio del chiostro, vi restarono intrappolati e nessuno si curò o poté liberarli: morirono dopo giorni e restarono là a decomporsi al sole. Poi la rete fu tolta sì, ma non per disposizione degli amministratori comunali che ne avevano disposto l’istallazione. Provvidenziale fu difatti un’inusuale ed abbondante nevicata che la fece collassare.

L’antica tradizione modicana della festa della Madonna Vasa Vasa poi – prosegue il documento firmato – prevede che il giorno di Pasqua 2 processioni partano da altrettante chiese diverse, con i simulacri della Madonna e del Cristo Risorto; al momento in cui le processioni si incontrano e la statua della Madre si riunisce a quella del Figlio vengono liberate alcune colombe. L’evento ha l’aura del “bello” per la calca di cristiani che assistono con gli abiti della festa e, anche per chi, cristiano e no, sta leggendo. Tuttavia a questa narrazione manca il risvolto tragico per i ‘simboli’ della Pasqua: sempre le colombe. Infatti i membri delle confraternite che organizzano l’evento legano dei lunghi nastri colorati alle zampe delle colombe prima di liberarle, nastri che poi nessuno scioglierà.

È facile intuire – si legge testualmente nella nota – come questi ornamenti costituiscano poi un pesante impedimento al volo, spossando gli animali e riducendo la mobilità delle zampe. Poi i lunghi nastri legheranno loro le ali o si agganceranno ad un ramo o qualcosa di simile. Così intrappolate moriranno dopo una lunga, crudele e dolorosa agonia. Vorremmo dunque che a Modica, per quest’anno e per tutti quelli a venire, avessimo pietà di quelle colombe, rispettassimo le loro vite di esseri senzienti, risparmiassimo loro la sofferenza gratuita di una lenta agonia e, quanto meno, ne avessimo compassione per il valore del simbolo che incarnano nel mondo che si dice essere cristiano – chiude la nota – esse rappresentano”.

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