“Mìzzica se non sono cose serie”! Angelo da Ispica a “I soliti ignoti” con le sue arancine

Corriere di Ragusa Attualità

“Mìzzica se non sono cose serie”! Angelo da Ispica a “I soliti ignoti” con le sue arancine

ISPICA – Ancora un residente della provincia di Ragusa a “I soliti ignoti”, il popolare gioco in prime time di Rai Uno condotto da Amadeus: stavolta è stato il turno di Angelo da Ispica, 37 anni, titolare di una arancineria. L’indizio utile ad indovinare il suo mestiere è stato tutto un programma: “Mìzzica se sono cose serie”!. Indizio riferito chiaramente alle arancine, di cui è golosissimo peraltro il commissario Montalbano, preparate dalla sua adorata Adelina. E difatti i concorrenti, una coppia che hanno sbagliato quasi tutti gli ignoti, con Angelo ci hanno azzeccato, guadagnando i 5.000 euro di valore del passaporto dell’ignoto. “Da noi li chiamiamo arancini” ha risposto Angelo alla specifica domanda di Amadeus sulla “diatriba” tra arancino e arancina. Ma in ogni caso, arancino o arancina che sia, sempre di cose serie si tratta!

Alla fine Angelo era anche il figlio del parente misterioso, ovvero la madre Vincenza. Ma in questo caso i concorrenti non ci hanno azzeccato, ipotizzando la parentela con un altro ignoto. Era destino che, nonostante la somiglianza evidente tra Angelo e sua madre, i 2 concorrenti perdessero comunque, in linea con tutti gli errori precedenti che li avevano portati ad accumulare appena 5.000 euro su un massimo di 250.000, ovvero il valore del passaporto di Angelo, uno dei soli 3 ignoti azzeccati. Che i 2 concorrenti siano stati inebriati dal profumo delle arancine che troneggiavano in studio?

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