2 mesi di tempo necessari per le risultanze del sopralluogo nella casa di Peppe Lucifora

Corriere di Ragusa Cronaca

2 mesi di tempo necessari per le risultanze del sopralluogo nella casa di Peppe Lucifora

MODICA – Occorreranno 2 mesi di tempo per le risultanze dell’ultimo sopralluogo dello scorso 8 marzo nella casa di Peppe Lucifora, il cuoco modicano ucciso il 10 novembre 2019. Il processo che si celebra davanti alla Corte d’Assise di Appello di Catania vede imputato Davide Corallo, assolto il primo marzo dell’anno scorso in primo grado per non avere commesso il fatto. La Corte aveva già sentito il consulente tecnico d’ufficio nominato, ovvero il maggiore Cesare Rapone dei Ris dei Carabinieri di Roma, incaricato di cercare nuove tracce biologiche nell’abitazione della vittima. Al termine la Corte aveva conferito ampio mandato all’ufficiale dei Carabinieri per acquisire nuovi dati in casa del cuoco e per confrontarli con quelli presenti nel fascicolo. Si è reso quindi necessario nuovo accesso in casa di Lucifora. Il maggiore Rapone tornerà in aula il 17 maggio, per riferire sulle risultanze.

Lucifora fu strangolato a morte, forse addirittura con una mano sola, senza che la vittima potesse opporre resistenza, nella sua camera da letto, dove i Ris avevano cercato nuove prove anche lo scorso dicembre, dove fu trovato il corpo senza vita del cuoco, con la stanza chiusa a chiave, e nel bagno. Si cercano quindi nuove tracce biologiche, ad esempio nel sifone, o nel lavandino, ma anche sulle maniglie delle porte (in particolare quella della camera da letto) e sugli oggetti che sono stati trovati sul letto. Molte tracce dattiloscopiche erano state già evidenziate in precedenza, ma tuttavia non erano prelevate, cosa invece che è avvenuta solo adesso.

Già in precedenza erano state trovate impronte digitali diverse appartenenti ad almeno una ventina di persone, tra cui quelle dell’unico indagato Davide Corallo, all’epoca dei fatti carabiniere, il quale, come accennato, era stato assolto a marzo 2022 con formula piena dopo avere trascorso 2 anni in carcere. Corallo, pur non avendo mai negato la frequentazione in casa di Lucifora, si è sempre proclamato innocente.

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