Il centrodestra e gli indipendenti vogliono Torchi candidato sindaco, ma lui è irremovibile

Corriere di Ragusa Politica

Il centrodestra e gli indipendenti vogliono Torchi candidato sindaco, ma lui è irremovibile

MODICA – Il tempo stringe, il centrodestra tentenna: la data delle elezioni a sindaco di Modica si avvicina a grandi passi. Da qui al 28 e 29 maggio, ovvero le giornate dedicate alle urne, sarà una volata. Eppure la coalizione non riesce a trovare un candidato di peso che vinca e convinca, soprattutto nel caso in cui, come pare oramai scontato, Abbate, come già accaduto a Ragusa, Comiso ed Acate, non decida di correre da solo nonostante a Palermo ricopra la carica di presidente della Prima Commissione all’Ars sia in virtù della designazione del suo partito, ma soprattutto dei voti di tutto il centrodestra.

In realtà 2 nomi circolano nell’agone politico per la corsa alla poltrona di sindaco di Modica, e sono 2 nomi di peso che contano parecchio: il primo, più clamoroso ed in grado di sovvertire gli equilibri, è quello di Piero Torchi, che non ha di certo bisogno di presentazioni, il secondo, con meno appeal ma ugualmente aggregante, è quello di Enzo Cavallo, attuale presidente dell’associazione Confronto e storico rappresentante della Coldiretti.

Il nome di Piero Torchi è quello più suggestivo e importante: già 2 volte sindaco della città e con una lunga esperienza politica alle spalle, riuscirebbe ad aggregare il mondo dell’imprenditoria con quello di una coalizione riunificata che aggregherebbe la costellazione di molti dei candidati outsider già annunciati, compreso quel Nino Gerratana, che, comunque, si è già candidato ufficialmente con una sua lista civica.

A rafforzare il forte pressing di queste ore su Torchi ci sarebbero pronte 6 liste, tutte con nomi abbastanza noti e in grado di creare appeal. Il diretto interessato, da noi contattato telefonicamente, non ha voluto rilasciare nessun commento, come sua consuetudine da parecchio tempo, anni nei quali ha sempre evitato di entrare a gamba tesa nell’agone politico locale. Torchi ha quindi preferito al momento non commentare al momento una sua eventuale decisione in merito all’allettante proposta che gli è stata fatta su un vassoio d’argento a più riprese. Da anni Piero Torchi non fa più politica “attiva”, dedicandosi anima e corpo alla sua attività manageriale, nell’ambito di un ruolo apicale che riveste per una azienda di livello nazionale e con proiezioni internazionali.

Un suo ritorno a capo di palazzo San Domenico spariglierebbe i piani dei candidati in corsa, potendo contare su un bacino di voti molto esteso, sia per consenso personale, sia per il tramite della coalizione, ma anche per la possibilità di raccogliere consenso tra gli “abbatiani” e aree vicine al centrosinistra, e per la profonda conoscenza della macchina amministrativa unita alla recente esperienza manageriale di primo livello ricoperta in questi ultimi anni a livello nazionale.

Tuttavia, come confermano ambienti vicini ai deputati ed alla coalizione, convincerlo sarà molto difficile se non impossibile, non tanto perché la passione sia venuta meno, ma soprattutto perché il legame di Torchi con il progetto imprenditoriale per il quale presta la sua attività professionale è solidissimo, oltre che rafforzato da un forte legame personale. Ma in politica vale il titolo di uno ei film di James Bond: “Mai dire mai”.

Passando al nome di Enzo Cavallo, pare invece che quest’ultimo abbia declinato l’invito, pur lasciando aperto qualche spiraglio. Ma difficilmente, a quanto pare, si addiverrà a qualcosa di concreto. E allora? Il centrodestra è al lavoro, su questo non c’è dubbio, ma allo stato non c’è un nome certo al cento per cento da mettere sul tavolo della candidatura ufficiale a sindaco di Modica. I prossimi giorni potrebbero dunque rivelarsi decisivi in tal senso.

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