L’ex assessore cacciato da Cassì mette in scena una “commedia”

Corriere di Ragusa Politica

L’ex assessore cacciato da Cassì mette in scena una “commedia”

RAGUSA – Il rancore è una brutta bestia e il rischio di coprirsi di ridicolo è sempre dietro l’angolo. Se poi certi episodi li vogliamo far rientrare in una sorta di campagna elettorale decisamente squallida, la politica non ci fa di certo una gran bella figura. Anzi. Ne è convinto il sindaco di Ragusa Peppe Cassì, che mira al secondo mandato per le prossime elezioni di primavera. Cassì bolla come “farneticante” il video del suo ex assessore, da egli stesso cacciato dalla giunta. In questo video postato sui social (quanti danni stanno facendo questi social) l’ex assessore in questione si scaglia contro l’ordinanza comunale che vieta il bivacco in piazza S. Giovanni. Per dimostrare a modo suo che nessuno fa rispettare l’ordinanza di Cassì, questo ex assessore si reca in un supermercato, acquista un superalcolico, e, camuffandosi con tanto di cappuccio in testa, porta la bottiglia in piazza, dove nessuno lo ferma! Ma si può? Manco fossimo sotto il coprifuoco!

E difatti Cassì ironizza a sua volta sui social su questo particolare video. “Quello che l’ex assessore non sa o che non è stato capace di leggere – scrive Cassì – è che l’ordinanza riguarda anche market e minimarket (contrariamente a ciò che lui afferma) e prescrive un principio molto semplice: si può acquistare una bottiglia di vino insieme al resto della spesa, ci mancherebbe. Non si può acquistare solamente un alcolico per consumarlo in piazza. Lui, nel suo video, non solo disinforma sui reali contenuti dell’ordinanza, ma commette una violazione e la sbandiera sui social: complimenti – conclude il sindaco – per il contenuto educativo”. Ma davvero ci stiamo riducendo a questo? Sarà questo il tenore della campagna elettorale a Ragusa da qui ai prossimi 2 mesi e mezzo? Siamo caduti così in basso? Invece di presentare programmi alternativi e costruttivi, si preferisce schizzare fango come se non ci fosse un domani. Meditate, elettori, meditate.

Condividi questo