MODICA – Erano stati accusati nel 2017 di estorsione aggravata e continuata in concorso ed erano stati arrestati in flagranza di reato: si tratta di 2 fratelli di Modica di 40 e 47 anni, che, a distanza di 6 anni dai fatti, sono stati assolti dal Tribunale di Ragusa con formula piena “perché il fatto non sussiste”. Secondo l’accusa i 2 fratelli sarebbero stati gli autori materiali di un’azione violenta al fine di ottenere il risarcimento del danno per la mancata trascrizione, da parte della vittima, del passaggio di proprietà di un’auto Bmw. I 2, per far valere le loro ragioni, secondo l’accusa si sarebbero quindi impossessati di un portafogli contenente un assegno bancario da 450 euro, di un telefono cellulare e di un’auto Daewoo di proprietà della parte offesa. Inoltre, secondo la denuncia, si sarebbero resi autori di pesanti minacce, costringendo la parte offesa a consegnare un assegno di mille euro.
Nel corso del dibattimento in aula il difensore degli imputati, l’avvocato Martino Modica, ha smontato ogni accusa facendo emergere che, nei fatti, al momento dell’arresto, i 2 imputati non stavano ricevendo assegni, così da potersi configurare l’estorsione in concorso, ma, invece, si trattava di titoli bancari che la vittima stava consegnando spontaneamente. Già in fase di convalida degli arresti il reato di estorsione era stato derubricato in esercizio arbitrario delle proprie ragioni mediante violenza e minaccia. Ora dunque l’assoluzione con formula piena.