Secondo l’ultimo rapporto sulla comunicazione del Censis analizzato e pubblicato da Repubblica, chi si avventura nel mondo delle app per incontri d’amore teme fortemente la possibilità di essere truffati e ingannati. Sono in particolare le donne a essere spaventate per possibili rischi di adescamento e di catfishing in cui si interagisce con profili falsi. Adescamento, truffa, catfishing. E poi ancora stalking, cyberbullismo, revenge porn. Sarebbero queste le principali paure di chi si approccia al mondo degli appuntamenti online tramite social o app di dating secondo il 18° rapporto sulla comunicazione del Censis, che ha fotografato, tra le altre cose, lo stato delle relazioni sentimentali nell’epoca post-pandemica.
Alla base di questi timori, secondo il report, ci sarebbe la grande capacità da parte di alcuni utenti di mentire non solo sulle proprie intenzioni ma anche sulla propria identità. E sebbene negli ultimi anni i filtri contro i profili fake delle principali piattaforme social siano diventati una barriera abbastanza puntuale per difendersi dalle cattive intenzioni di eventuali utenti sotto falso nome – è il caso di Instagram e TikTok, entrambe orientate alla lotta contro il bullismo digitale – sulle app di dating rimane ancora complicato destreggiarsi tra informazioni personali edulcorate e foto alterate.
Se i social network rimangono, ad oggi, trasversale mezzo di comunicazione e conoscenza di persone nuove, le app di incontri subiscono ancora il pregiudizio di chi le usa e magari ha trovato un un nuovo amore o un nuovo amico dopo un appuntamento che, dal virtuale, è passato sul piano reale. Il rapporto Censis ha evidenziato che gli utenti abituali di almeno una piattaforma social sono l’86,2% della popolazione.
Solo il 7,1% ha ammesso di aver trovato l’anima gemella grazie a un’app di dating, con un picco nella fascia 30-40 anni: nel 13,7% dei casi hanno ammesso di aver sposato una persona incontrata online, nel 9% di averci intrattenuto solo una relazione sessuale.
Se al Nord i social network si usano principalmente per trovare nuovi amici (il 20,4% degli utenti di internet nel Nord-Ovest, il 18,7% nel Nord-Est), al Sud il 10,7% ha ammesso di usarli a fini sentimentali. Nonostante l’uso massivo dei canali digitali deputati all’interazione fotografati dal Censis, rimane però forte il timore di essere ingannati e incontrare malintenzionati. E allora buon San Valentino 2.0, o anche no.