Calcio, Eccellenza/B
Il Santa Croce si lecca le ferite dopo la batosta casalinga rimediata contro il Palazzolo, squadra penultima in classifica, contro il quale la formazione di Lucenti ha giocato una delle peggiori partite del campionato. L’undici biancazzurro però guarda avanti e intende rialzarsi per continuare nel cammino interrotto dall’incresciosa sconfitta di sabato pomeriggio. Una caduta inspiegabile e, soprattutto, inaspettata dopo le buone prestazioni fatte vedere prima di questa gara. È proprio la prestazione quella che preoccupa maggiormente, per via dell’atteggiamento notato nell’arco dei novanta minuti, dove la squadra non ha espresso gioco ma solo confusione. A fine gara i dirigenti biancazzurri cercavano di stemperare la delusione, evitando di fare eccessivi drammi per una sconfitta che può essere definita come un incidente di percorso. Incidente che dovrà essere preso da esperienza per le gare future, visto che il tempo stringe e ogni errore può essere pagato a caro prezzo.
Anche mister Lucenti a fine gara era molto deluso e senza cercare alibi o scuse ha analizzato la gara con lucidità e soprattutto con molto onestà: “Potremmo cercare alibi e scuse per quanto successo ma come siamo lieti quando ci prendiamo i complimenti, dobbiamo essere aperti a subire le critiche di quanto abbiamo espresso in campo. Abbiamo sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare, non siamo stati noi stessi e, soprattutto, non abbiamo giocato da squadra. I ragazzi sono stati sopraffatti dal un ingiustificabile nervosismo che ci ha portato a regalare la partita al Palazzolo che con tutto il rispetto, finora aveva racimolato pareggi, sconfitte e solo pochissime vittorie. Sinceramente perdere una gara per tre a zero, con tre reti arrivate da due corner e da un “tiro della domenica” fa veramente male e le responsabilità sono di tutti, a partire dal tecnico per finire all’ultimo giocatore. Per la prima volta quest’anno – sottolinea Lucenti – ho visto un gruppo di giocatori che non hanno giocato da squadra, cercando di recuperare il passivo senza un’idea di gioco. Bisognerà lavorare a testa bassa per cercare di ritrovare quella cattiveria agonistica che ci ha contraddistinto finora. Dobbiamo nuovamente ritornare umili e non specchiarci sui complimenti ricevuti. Pensavo di aver costruito un gruppo – sottolinea il tecnico biancoazzurro – con una propria identità ma, dopo quello che ho visto in questa sconfitta, devo ricredermi. Con molta umidità si lavorerà per la gara di domenica a Milazzo dove ci aspetta una squadra di casa molta agguerrita”.