Mengoni vince la 73ma edizione di un Festival di Sanremo da ripensare

Corriere di Ragusa Nazionale

Mengoni vince la 73ma edizione di un Festival di Sanremo da ripensare

La sua era certamente una delle pochissime canzoni degne di nota, con un testo di senso compiuto e una melodia che ti entra piacevolmente in testa: Marco Mengoni ha brillato fin da subito in questa 73ma edizione del Festival di Sanremo che sarà ricordata, purtroppo, anche per le cadute di stile, le scene disgustose e “pecorecce” tra “cantanti” non pervenuti e altri personaggi che ancora devono decidere cosa fare da grandi. Scelte discutibili che peseranno sul futuro dei dirigenti Rai, con in testa quel Fuortes nominato dall’ex governo Draghi e fautore della proposta indecente di estendere il pagamento dell’ingiusto e anacronistico canone Rai anche ai possessori di pc e smartphone (vi immaginate il casino)? e quel Coletta che a tratti sembra un androide. Tutti i casa, come vuole il governo Meloni, che pare stia già lavorando in questo senso. E poi basta con Amadeus: 4 anni sono sufficienti. Nonostante gli ascolti record, e di questo bisogna comunque dargli merito, è il momento di cambiare pagina e tornare ad uno stile più elegante, più sobrio, con al centro le canzoni e i cantanti veri, e non i fenomeni da baraccone che hanno caratterizzato fin troppo quest’ultima edizione, a scapito di brani piuttosto scadenti. Ma pare proprio che per il prossimo anno le novità saranno evidenti, e addirittura si vocifera che il Festival potrebbe essere trasmesso non più dalla Rai, visto che si sarebbe fatta avanti una nuova cordata disposta a rilevare l’organizzazione della manifestazione canora, i cui diritti sono detenuti dal Comune di Sanremo, il cui sindaco ha risposto in merito con un laconico “Valuteremo.

In questa edizione, tra alti e bassi e scivoloni bestiali (ed evitabilissimi) si sono salvati tra i cantanti Colapesce Dimartino, che avrebbero meritato molto di più; Giorgia, con la sua classe e la sua eleganza, oltre ovviamente alla bravura canora. Tra i giovani bene Mr Rain, Ultimo e Tananai. Nella sufficienza i tanto attesi Cugini di Campagna e Grignani. Poi il nulla più totale e frustrante. Gianni Morandi invece è stato un grande: memorabile il suo tributo a Lucio Dalla, come evocativa è stata l’esibizione in contemporanea di Al Bano, dello stesso Morandi e di Ranieri. Da incorniciare l’esibizione dei Depeche Mode, che hanno dominato la scena e incantato con il loro brano inedito e con uno dei loro maggior successi. Sul resto, ovvero sul nulla, non entriamo nei dettagli: non è roba daSanremo e non si può assolutamente giustificare con la forsennata ricerca della modernità a tutti icosti. Il buongusto, la decenza e la più elementare forma di educazione devono avere la priorità.Sempre. Anche perché il canone, ricordiamo a Fuortes in queste auspichiamo sue ultime ore da dirigenteRai, è giocoforza pagato da tutti i contribuenti.

Sanremo 2023, la classifica finale
1 Marco Mengoni – Due vite
2 Lazza – Cenere
3 Mr. Rain – Supereroi
4 Ultimo – Alba
5 Tananai – Tango
6 Giorgia – Parole dette male
7 Madame – Il bene nel male
8 Rosa Chemical – Made in Italy
9 Elodie – Due
10 Colapesce e Dimartino – Splash
11 Modà – Lasciami
12 Gianluca Grignani – Le parole che non ti ho detto
13 Coma_Cosa – L’addio
14 Ariete – Mare di guai
15 LDA – Se poi domani
16 Articolo 31 – Un bel viaggio
17 Paola & Chiara – Furore
18 Leo Gassman – Terzo Cuore
19 Mara Sattei – Duemilaminuti
20 Colla Zio – Non mi va
21 Cugini di campagna – Lettera Ventidue
22 gIANMARIA – Mostro
23 Levante – Vivo
24 Olly – Polvere
25 Anna Oxa – Sali
26 Will – Stupido
27 Shari – Egoista
28 Sethu – Cause perse

Sanremo 2023, i premi
Premio della Critica Mia Martini: Colapesce Dimartino – Splash
Premio della Sala Stampa Radio Tv Web Lucio Dalla: Colapesce Dimartino – Splash
Premio al Miglior Testo Sergio Bardotti: Coma_Cose – L’addio
Premio Miglior Composizione Musicale Giancarlo Bigazzi: Marco Mengoni – Due vite

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