Non ci sono parole per l’atroce tragedia di giovedì sera fa al largo di Lampedusa, dove 42 migranti a bordo un precario barcone partito dalla Tunisia sono stati tratti in salvo. Un neonato non ce l’ha fatta: era già in fin di vita quando la madre disperata l’ha gettato in mare per non vederlo soffrire. Poi è morta pure lei, così come è morto anche uno dei migranti che si era lanciato in acqua per recuperare il corpicino. Sono morti anche un’altra donna in stato di gravidanza e altri 5 disperati.
Ci sono anche 2 dispersi, secondo quanto raccontato dai migranti soccorsi dai militari della Guardia costiera in acque Sar Maltesi, a 42 miglia da Lampedusa. Sarebbero morti di fame e di freddo quindi i 5 uomini e le 3 donne, una delle quali incinta, ritrovati l’altra sera dalla motovedetta Cp324. I 42 migranti superstiti erano bagnati fradici, infreddoliti e disidratati. La Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo d’inchiesta con le ipotesi di reato, al momento a carico di ignoti, di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato.