Ragusa ricorda i fratelli Criscione, soldati deportati

Corriere di Ragusa Attualità

Ragusa ricorda i fratelli Criscione, soldati deportati

RAGUSA – Carmelo e Giorgio Santo Criscione. Fratelli, soldati, deportati. Ragusa li ha ricordati assieme all’orrore di cui l’umanità si è dimostrata capace. In viale del Fante sono state collocate 2 pietre di inciampo che sono anche 2 azioni, per una Giornata che non è solo una ricorrenza, ma un impegno. “La Memoria – ha detto il sindaco Peppe Cassì – è un dovere di tutti noi, la memoria è un diritto delle nuove generazioni, la memoria è la principale difesa dal fanatismo, dall’odio. Voglio dunque ringraziare la Prefettura, l’Anpi, la Consulta Giovanile, le Scuole e tutti gli Enti e i cittadini che oggi e ogni giorno – ha concluso il primo cittadino – si impegnano per la necessità della Memoria”.

Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale, celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto. È stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005 durante la 42ª riunione plenaria. La risoluzione fu preceduta da una sessione speciale tenuta il 24 gennaio 2005 durante la quale l’Assemblea generale delle Nazioni Unite celebrò il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell’Olocausto. Si è dunque stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.

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