Pediatria a Ragusa: mamme sempre sul piede di guerra

Corriere di Ragusa Attualità

Pediatria a Ragusa: mamme sempre sul piede di guerra

RAGUSA – “Noi siamo qui per cercare di fare il bene della comunità. E la comunità rivuole il reparto di Pediatria riportata all’ospedale Giovanni Paolo II. Di fronte a una battaglia del genere, ci spogliamo di qualsiasi casacca. L’abbiamo detto anche di fronte ai genitori: il sindaco non è solo. Quando ci vorrà, ci coinvolga, ci porti con sé negli incontri che avrà con il commissario straordinario dell’Asp perché anche noi vogliamo fornire il nostro contributo”. Così il capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Sergio Firrincieli, durante l’incontro che le mamme, lunedì pomeriggio, a palazzo di Città, hanno avuto con il sindaco, il presidente del Consiglio comunale, l’assessore cittadino alla Sanità e i capigruppo consiliari (foto).

“Ringraziamo – ha aggiunto Firrincieli – queste mamme per l’impegno che stanno mettendo in questa iniziativa che ha portato alla ribalta una questione che rischiava di passare sottotraccia. Dobbiamo avere uno scatto di orgoglio perché dobbiamo richiedere assolutamente la centralità dell’ospedale Giovanni Paolo II. Al giorno d’oggi, non abbiamo assolutamente nessuno che tuteli i nostri interessi. Queste mamme ci fanno capire che è fondamentale trovare una soluzione. Ribadiamo con forza questa centralità dell’ospedale. Anche perché il reparto di Pediatria realizzato all’interno del Gp II è costato moltissimo e qui ci sono letti nuovi, addirittura una bambinopoli, murales fantastici, con spazi di un certo tenore che tutti i cittadini della provincia dovrebbero aspirare di potere utilizzare, qualora se ne ravvisi il bisogno, alla luce del confort e delle modernità di attrezzature che si registrano, una struttura perciò che merita di ritornare al centro”.

Firrincieli poi aggiunge: “Abbiamo preso atto del bando predisposto dal commissario Asp Russo, un bando che non ci soddisfa assolutamente perché impone tutta una serie di restrizioni ai medici che possono partecipare e quindi, di fatto, rischia di non essere adeguatamente partecipato. Un altro aspetto che, secondo me, merita attenzione, riguarda il fatto che il bando in questione non deve essere riservato solo ai professionisti della provincia di Ragusa ma anche a quelli dei territori limitrofi. Infatti, oggi possiamo contare su 2 reparti di Pediatria, uno al Guzzardi di Vittoria, su cui convergono potenziali pazienti di Niscemi, più genericamente della provincia di Caltanissetta, e l’altro al Maggiore di Modica, con pazienti provenienti da Pachino, Portopalo, Rosolini, zone del Siracusano che in linea d’aria si trovano più vicini al nosocomio modicano.

Ecco perché occorrerebbe allargare il bando ai medici pediatri e con specializzazione equipollente delle Asp siciliane più vicine visto che, ad esempio, ai cittadini di Siracusa e a quelli di Caltanissetta forniamo questo servizio essenziale. A fronte del fatto che il sindaco ritiene che del problema debba essere investita la deputazione regionale e siccome personalmente ritengo necessario coinvolgere l’assessore regionale che ancora il sindaco dice di non conoscere, ho proposto un Consiglio comunale aperto dove poter incontrare tutte le parti in causa e dove ciascuno pubblicamente possa assumersi responsabilità ed impegni. Nel caso si voglia percorrere un’altra strada, la deputazione regionale della nostra area si potrebbe fare portavoce di questa esigenza e fare in modo che l’assessore Giovanna Volo venga a Ragusa per un confronto quanto mai opportuno su questa come su altre questioni. Sarebbe un segnale assolutamente positivo. Se poi non vi si dovesse riuscire, eventualmente andremo noi fino a Palermo”.

Sulla vicenda, il sindaco Peppe Cassì ha dichiarato che “Secondo l’Asp di Ragusa c’è una difficoltà a reperire personale, ma non si può semplicemente prendere atto di uno stato dei fatti negativo, facendo spallucce e senza lottare per cambiarlo. Ecco perché l’iniziativa di queste mamme e di questi papà è efficace: non hanno mai desistito, riuscendo a tenere alta l’attenzione. L’impegno, quindi, è a fare fronte comune, a tutti i livelli, per sostenere l’istanza accorata di riavere all’Ospedale Giovanni Paolo II un reparto di Pediatria attivo 24 ore su 24.

Serve al più presto una stagione di concorsi attrattivi, serve coinvolgere anche Ragusa nella turnazione dei pediatri che già operano in ospedali vicini, serve alzare il livello della protesta per una battaglia giusta. Non vogliamo togliere Pediatria da altri Comuni perché tutti i bambini e i pazienti hanno uguale diritto a essere curati; vogliamo che il più nuovo ospedale della provincia, già fornito di un moderno ed accogliente reparto pediatrico – conclude Cassì – torni alla normalità”.

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