Corriere di Ragusa Sicilia

Dopo l’arresto di Messina Denaro salta fuori lo statuto della mafia

I carabinieri di Palermo hanno arrestato 7 persone con le accuse di associazione mafiosa ed estorsione aggravata. Le indagini hanno sventato un omicidio. La sentenza di morte, decisa durante un summit di mafia, venne emessa nei confronti di un architetto, che, nella sua attività, secondo i boss, aveva commesso alcune mancanze. I carabinieri, inoltre, hanno ricostruito diverse estorsioni a imprenditori e
commercianti.

“C’è lo statuto scritto… che hanno scritto i padri costituenti”, afferma uno dei boss, non sapendo di essere intercettato. Una rivelazione che i magistrati ritengono importantissima e che conferma l’osservanza da parte dei capimafia di ferree regole, una sorta di Costituzione della mafia. I boss continuano a rispettare le vecchie regole mafiose e a imporne l’osservanza agli affiliati, dunque. Le cimici piazzate dagli investigatori hanno permesso di ascoltare le conversazioni degli indagati che spesso si richiamavano al rispetto di principi mafiosi arcaici, un vero e proprio Statuto scritto dai padrini. Princìpi che i capimafia continuano a considerare il baluardo dell’esistenza stessa di Cosa nostra.

Condividi questo