Corriere di Ragusa Nazionale

Un milione 600.000 giovani tra i 18 e i 30 anni hanno lasciato il lavoro

Nei primi 9 mesi del 2022, oltre 1,66 milioni di italiane e di italiani hanno lasciato volontariamente il lavoro. Il numero è in aumento del 22% rispetto allo stesso periodo del 2021 quando è stato pari a 1,36 milioni. Nel solo terzo trimestre dell’anno scorso, le dimissioni sono state 562 mila, in crescita del 6,6% (più 35 mila) sul terzo trimestre 2021. Così l’ultima Nota trimestrale sulle Comunicazioni obbligatorie del ministero del Lavoro. Tra le cause di cessazione dei rapporti di lavoro, le dimissioni costituiscono, dopo la fine i contratti a termine, la quota più alta. Il fenomeno interessa maggiormente i giovani tra i 18 e i 30 anni, in determinati settori (tecnologie della comunicazione, servizi e finance), soprattutto se dotati di competenze nel digitale.

In risalita intanto anche i licenziamenti: tra gennaio e settembre 2022 sono stati circa 557.000 contro i 379.000 nei 9 mesi del 2021, con un aumento del 47% rispetto a un periodo in cui era però in vigore il blocco. Nel terzo trimestre 2022, i licenziamenti arrivano quasi a quota 181.000, con una crescita del 10,6% (pari a +17 mila) rispetto al terzo trimestre del 2021.

repubblica.it

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