Ponte sullo Stretto di Messina per uso militare? Teoria dei carri armati

Corriere di Ragusa Sicilia

Ponte sullo Stretto di Messina per uso militare? Teoria dei carri armati

Il pressing per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina di cui si favoleggia da anni potrebbe essere giustificato dalle mutate condizioni della geopolitica, con un utilizzo anche militare dell’infrastruttura, utile soprattutto per il passaggio dei carri armati con lo scopo di difendere la Sicilia in quanto avamposto dell’Italia e dell’Occidente sul Mediterraneo, divenuto centrale a seguito dell’avvento della potenza cinese. Fantapolitica? Non proprio, almeno secondo la teoria di Lucio Caracciolo condensata in un articolo pubblicato sulla rivista “Limes”, secondo cui il Ponte sullo Stretto di Messina rivestirebbe una importanza strategica e militare indispensabile per unire fisicamente l’Italia alla Sicilia, considerata vera e propria frontiera dell’Europa, e come tale da difendere, specie in previsione del ventilato e graduale disimpegno degli Usa da questa parte dell’Occidente, dove invece si muovono potenze mondiali del calibro di Cina, Russia e Turchia. Sarà davvero così?

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