Autoarticolato urta e fa crollare l’edicola votiva di San Giuseppe sulla Scicli Sampieri

Corriere di Ragusa Attualità

Autoarticolato urta e fa crollare l’edicola votiva di San Giuseppe sulla Scicli Sampieri

SCICLI – Lunedì scorso è crollata l’edicola votiva ubicata nel bordo della carreggiata che custodiva un bassorilievo di San Giuseppe con in braccio il Bambino Gesù, nelle vicinanze dell’incrocio tra Contrada San Marco e la provinciale 40 Scicli Sampieri. Il passaggio radente di un autoarticolato proveniente da contrada Gurgazzi, per svoltare verso Sampieri o Cava D’Aliga ha stretto troppo sull’edicola votiva, urtandola e facendola crollare.

Nel nostro territorio le edicole votive sono presenti a partire dal periodo medievale lungo le strade che collegavano il centro cittadino con le borgate di Sampieri, Cava D’Aliga, Donnalucata e le altre città iblee, inoltre, lungo le antiche vie rurali, le vie maestre e i percorsi delle processioni. Nel 600, soprattutto, dopo il terremoto del 1693, si assiste alla costruzione di numerosi di questi monumentini votivi, dentro e fuori della città, che custodiscono, statue, dipinti, sculture, bassorilievi e immagini sacre che un tempo accompagnavano i viandanti e i contadini che si recavano a lavoro.

L’associazione Esplorambiente da diversi anni è interessata allo studio e alla catalogazione delle edicole votive in città e nei dintorni, in particolare con la pubblicazione della monografia “Edicole votive I Tribuneddi” nel 2008, nell’ambito del progetto “Scuole aperte” programma nazionale finanziato da Usr Sicilia in collaborazione con l’Issq Cataudella, monografia successivamente aggiornata nel 2020 con “I Tribuneddi edicole votive del centro storico di Scicli”, Ed. Esplorambiente. A breve tutte le edicole votive delle borgate e delle contrade del territorio sciclitano, compresa quella in oggetto, a suo tempo oggetto di rilievo architettonico e successiva restituzione grafica, saranno oggetto di una ulteriore monografia. Appresa la notizia del crollo, l’associazione Esplorambiente ha deciso di rendere dunque nota la circostanza, chiedendo la ricostruzione del manufatto la cui età va oltre l’attuale memoria.

Nella foto in alto l’edicola votiva si San Giuseppe prima e dopo il crollo

Condividi questo