Condanna a 2 anni per l’uomo che inscenò l’abbandono del neonato

Corriere di Ragusa Cronaca

Condanna a 2 anni per l’uomo che inscenò l’abbandono del neonato

RAGUSA – E’ stato condannato a 2 anni di reclusione, con la concessione delle attenuanti generiche, il padre naturale residente a Ragusa che proprio nel capoluogo inscenò l’abbandono e il successivo ritrovamento del neonato allora chiamato Vittorio Fortunato poche ore dopo che le era stato affidato in piena notte dalla madre naturale, residente a Modica, dopo averlo partorito in casa. La condanna è arrivata in udienza preliminare ed è stata applicata dal gup Andrea Reale, a parziale accoglimento della richiesta del pubblico ministero Ottavia Polipo, che aveva invocato 8 mesi in più.

Secondo la perizia del professionista incaricato, l’imputato non sarebbe stato in grado di intendere, in quei frenetici momenti in cui ha inscenato il ritrovamento casuale de neonato, che venne lasciato per alcuni minuti su un marciapiede e poi soccorso dall’uomo che avvisò le forze dell’ordine, sostenendo di averlo trovato per caso dopo averne udito i geniti. L’episodio, che scosse l’opinione pubblica, si verificò in via Saragat, zona residenziale di Ragusa, il 4 novembre 2020.

L’imputato doveva rispondere di abbandono di minore. Il difensore aveva chiesto il rito abbreviato condizionato, alla luce della perizia secondo cui, come accennato, l’uomo era in preda ad uno squilibrio psichico temporaneo, nei frenetici attimi in cui ha simulato l’abbandono del neonato e il suo successivo ritrovamento casuale. Uno squilibrio psichico causato dall’improvvisa notizia di essere il padre del piccolo, circostanza rivelata dalla madre del neonato, partorito, come accennato, in casa Modica. Proprio la donna chiamò l’uomo al telefono per dirgli di correre a Modica urgentemente: quest’ultimo la trovò con il bambino appena partorito, e se lo portò via con il consenso della donna, decidendo strada facendo cosa fare.

In sostanza, secondo la perizia, lo stress causato dalla rivelazione inaspettata avrebbe fatto agire l’uomo in modo irrazionale. Ma il piccolo, secondo la difesa, non è mai stato di fatto realmente abbandonato. L’imputato finì ai domiciliari un mese dopo i fatti e venne rimesso in libertà il 18 gennaio 2021. Ora è arrivata la condanna a 2 anni di reclusione. La madre naturale si era costituita parte civile chiedendo un risarcimento danni. Richiesta respinta dal giudice. Il bimbo, che era stato nel frattempo affidato in via temporanea ad una coppia non residente nel Ragusano, potrebbe presto tornare alla madre naturale, come stabilito dal tribunale dei minori di Catania.

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