Marito e moglie ristoratori taglieggiati hanno denunciato dopo 6 anni

Corriere di Ragusa Cronaca

Marito e moglie ristoratori taglieggiati hanno denunciato dopo 6 anni

VITTORIA – Hanno subìto quasi 6 anni di pressioni e tensioni, pagando fino a 4.000 euro a fronte di continue intimidazioni, anche pesanti, tra cui quella dell’incendio dei locali in caso del mancato pagamento di quanto richiesto: è questo l’incubo che 2 ristoratori, marito e moglie, hanno dovuto giocoforza sopportare prima di trovare il coraggio di denunciare tutto agli inquirenti. E così i carabinieri del comando provinciale di Ragusa, al termine di articolate indagini, hanno eseguito all’alba di ieri 5 arresti per estorsione, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dalla direzione distrettuale antimafia di Catania. Gli indagati sono ritenuti responsabili di estorsione continuata in concorso, aggravata dall’appartenenza ad un’associazione mafiosa. Le loro vittime designate erano, come accennato, 2 coniugi proprietari di un ristorante a Scoglitti. 3 degli indagati risulterebbero appartenenti alla Stidda vittoriese.

I militari dell’Arma hanno appurato che i 5 indagati avrebbero richiesto, in più occasioni, ai titolari del ristorante il pagamento di alcune somme di denaro minacciando, in caso di diniego, di arrecare danni ingenti all’esercizio commerciale, sino a paventarne l’incendio. Le indagini, coordinate dalla Dda etnea e condotte dai carabinieri del nucleo investigativo di Ragusa, sono state avviate nell’agosto 2020, subito dopo la denuncia sporta dai 2 coniugi proprietari dell’attività di ristorazione. Gli indagati, dal 2014 e fino al 2020, in più occasioni avrebbero minacciato i 2 commercianti, facendo leva sulla capacità di intimidazione derivante dalla loro appartenenza a un clan mafioso e inducendo le vittime a versare ripetutamente somme di denaro per oltre 4.000 euro.

Le indagini si sono avvalse tra le altre cose di appostamenti, pedinamenti e visione di immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza pubbliche e private nei pressi del ristorante. Il denaro estorto con le minacce ai 2 ristoratori sarebbe servito al sostentamento dell’organizzazione malavitosa, che, a questo punto, non si esclude possa aver adottato lo stesso metodo intimidatorio con altri commercianti. Per questo motivo gli inquirenti esortano le possibili vittime a denunciare, proprio come fatto dai 2 coniugi taglieggiati, che, in tal modo, sono usciti da un incubo durato oltre 6 anni. La precedente operazione “Survivors” del 2021 aveva consentito la disarticolazione di un altro gruppo malavitoso specializzato, sempre nel Vittoriese, in estorsioni, recupero crediti e controllo delle attività economiche pure del mercato ortofrutticolo di Fanello.

Condividi questo