Eccessivi rincari su benzina e diesel: indaga la Finanza

Corriere di Ragusa Nazionale

Eccessivi rincari su benzina e diesel: indaga la Finanza

Per evitare speculazioni sui prezzi dei carburanti lungo strade e autostrade dopo lo stop degli sconti sulle accise, lo scorso dicembre il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha già dato mandato alla Guardia di Finanza di monitorare la situazione. La prossima settimana, i risultati dei controlli. Dice il ministro dei Trasporti Matteo Salvini: “E’ giusto che i finanzieri si muovano. C’è qualcuno che fa il furbo. C’è della speculazione in corso. Non è possibile che un distributore venda la benzina a 1,70 euro e un altro a 2,4. Porterò il ragionamento a livello di governo. E delle accise discuteremo con Giorgia Meloni”.

Dice invece il ministro delle Imprese Adolfo Urso: “Sui prezzi dei carburanti ho già chiesto nelle scorse settimane a Mister Prezzi un costante monitoraggio con la collaborazione della Guardia di Finanza per realizzare un modello di controllo più efficiente e evidenziare subito ogni tentativo di speculazione. La prossima settimana riunirò le associazioni dei consumatori per confrontarci sugli strumenti più idonei”. E proprio sulla base del lavoro dei finanzieri, la Procura di Roma indaga già sui rincari. L’inchiesta punta a capire le ragioni di questi aumenti tambureggianti e ad accertare eventuali responsabilità.

Inoltre finirà presto all’attenzione dei pm l’esposto presentato dal Codacons in 104 Procure in cui si chiede proprio accendere un faro “sui prezzi di benzina e gasolio per accertare rialzi ingiustificati dei listini”. Non solo. Il Codacons chiama in causa l’Antitrust invocando una istruttoria per verificare se produttori o distributori di carburanti abbiano sottoscritto un accordo sottobanco. L’intesa eventuale avrebbe lo scopo di aumentare insieme, in modo concordato, i prezzi al distributore. Un’intesa del genere sarebbe contraria alle norme sulla concorrenza perché negherebbe agli automobilisti la possibilità di fare il pieno al distributore più conveniente. Infine il Codacons ha deciso di lanciare un boicottaggio nazionale dei distributori più cari, invitando gli automobilisti italiani a verificare i prezzi sul proprio territorio, anche attraverso le applicazioni che segnalano i gestori più convenienti, e a non fare rifornimento presso le pompe che applicano prezzi eccessivi.

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