Corriere di Ragusa Sicilia

Caldo capodanno con il sole: boom di prenotazioni. Stop ai botti

Anche il capodanno, così come è accaduto per il Natale, si presenta all’insegna del sole e delle temperature bel al di sopra della media stagionale. L’anticiclone africano, accompagnato da aria calda in quota, domina ancora la scena su gran parte del Mediterraneo. Sia la fine del 2022 che l’inizio del 2023 saranno caratterizzati dal bel tempo anche nel Ragusano, dove peraltro c’è praticamente il tutto esaurito nelle strutture ricettive, specie gli agriturismo, con un boom di prenotazioni soprattutto da parte di turisti stranieri.

Intanto, in vista del capodanno la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) lancia l’allarme sui botti di fine anno, che oltre a rappresentare un pericolo per la salute umana determinano danni pesantissimi sul fronte ambientale. In base ai dati ufficiali del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, tra il 2012 e il 2022 si sono registrati in Italia 6 morti e 3.040 feriti gravi a causa di petardi e fuochi d’artificio utilizzati nella notte di capodanno. Si stima inoltre che nell’ultima notte dell’anno siano circa 5.000 gli animali, tra domestici e selvatici, che perdono la vita per cause dirette e indirette riconducibili a petardi ed esplodenti.

C’è poi la questione ambientale, considerato che i botti di fine anno generano una impennata dell’inquinamento dell’aria: durante tutto l’anno i fuochi d’artificio sono responsabili di circa il 6% di Pm10 presente nelle città italiane, ma nella sola notte di Capodanno le polveri sottili registrano un incremento abnorme, raggiungendo valori medi su 24 ore quasi tripli rispetto al normale limite giornaliero, fissato a 50 microgrammi per metro cubo ed un livello pari a 1.000 microgrammi per metro cubo nella prima ora dopo la mezzanotte (con un aumento del +1900% rispetto ai valori massimi di legge).

“Botti, petardi ed esplodenti, oltre alle polveri sottili, rilasciano in atmosfera parecchie diossine, ovvero sostanze potenzialmente cancerogene – afferma il presidente Sima Alessandro Miani – e prendendo in esame una singola città di medie dimensioni, i fuochi d’artificio esplosi nella sola notte di Capodanno possono arrivare a produrre emissioni nocive pari a quelle delle attività annuali di 120 inceneritori di rifiuti. Le sostanze liberate in atmosfera possono inoltre ricadere al suolo sotto forma di pioggia acida, inquinando terreni, raccolti, laghi, fiumi e persino falde acquifere. Per tale motivo come Sima rivolgiamo un appello ai sindaci di tutta Italia, affinché in vista della notte di capodanno varino ordinanze anti botti che, oltre a salvare vite umane e tutelare gli animali – conclude Miani – eviterebbero effetti devastanti sulla qualità dell’aria con benefici per la salute pubblica”.

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