Corriere di Ragusa Sicilia

Sulle ferrovie siciliane il treno viaggia a ritmo di… Blues: inaugurato a Palermo il primo ibrido. Comitato pendolari scettico

E’ stato presentato alla Stazione di Palermo Centrale il primo treno Blues di Trenitalia per la Sicilia. Blues è il nuovo treno ibrido progettato e costruito da Hitachi Rail per Trenitalia che entra a far parte della flotta regionale siciliana. Si tratta di un treno con un’innovativa tecnologia ibrida e ancora più sostenibile per il ridotto impatto ambientale e per la maggiore attenzione sociale, visto che è stato attrezzato per offrire un’area completamente dedicata ai bambini. Dal design innovativo sia all’interno che all’esterno, può ospitare fino a 300 persone nella composizione a 4 carrozze. Particolari anche le vetrate di lunghezza maggiorata e ancora 8 postazioni bici raggiungibili direttamente dal vestibolo e un’elevata capacità di trasporto bagagli. Dotato anche di un innovativo sistema di climatizzazione con ottimizzazione dei consumi in base all’effettivo numero di passeggeri trasportati e una maggiore predisposizione alla connettività, con la presenza di prese usb e corrente a 220V. Il “Bimodale Hybrid Blues” cavalcherà quindi le infrastrutture siciliane, sia quelle elettrificate, che sono circa 792 km, che quelle non ancora elettrificate, che sono 578 km. La terza trazione di questi treni è a batteria, con questa modalità dovrebbero entrare nelle stazioni di importanti centri storici, senza dover installare la linea aerea. Di questi nuovi treni Blues, ne arriveranno in Sicilia un totale di 22 entro il 2023/2024

Tutto molto bello, quindi, ma non per il Comitato dei pendolari secondo cui, viste le caratteristiche delle linee siciliane non ancora elettrificate, non deve superare le 18 tonnellate per asse. “Mentre a Palermo si festeggia in musica con la presentazione del nuovo treno “Blues” – si legge nel comunicato – alla stazione centrale di Catania veniva soppresso il Rv 5384 Siracusa-Catania-Messina delle 14.10. I fatti: Il Rv 5384 arrivato in stazione, alle 14.06 circa, al primo binario la gente si accalca per salire a bordo ed eravamo in tanti, circa 300 persone. La partenza del treno è prevista alle 14.10, così come ogni giorno, ma il treno non si muove. Alle 14.18 circa il Capotreno ci invita a scendere annunciando che il treno in questione è stato soppresso e che al quinto binario c’è il treno R 12982 delle 14.24. Il motivo della soppressione un problema all’infrastruttura e no al rotabile. Al danno la beffa. Il problema all’infrastruttura ci può stare, quello che invece non ci sta, è aver fatto scendere oltre 300 persone dal Rv 5384 Pop per farci ammassare su un Minuetto. Considerato che la soppressione del treno Rv 5384 non è stata per un problema al materiale rotabile bensì per dei problemi all’infrastruttura, perché non è stato fatto proseguire il Rv 5384 come treno R 12982 dando la possibilità ai tantissimi viaggiatori di viaggiare seduti, non ammassati e all’impiedi?

Queste piccole disattenzioni fanno la differenza. Differenza che, certamente, chi gestisce la circolazione non prende mai in considerazione. E’ ormai cosa risaputa la frequentazione giornaliera del Rv 5384 in partenza da Catania. Ribadiamo – chiude il comunicato – la scarsa attenzione nei confronti della vostra clientela visti i fatti evidenti di oggi. Chissà se è più importante non stravolgere magari i turni/giri del materiale e/o del personale che far accumulare ritardi e/o disagi/disservizi ai viaggiatori anziché garantire al disagio/disservizio magari un po’ di comfort viaggiando a ritmo di musica “Pop”.

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